Per bambini che frequentano 1a – 5a anno di scuola elementare.
Martedi: 16:30 – 17:30 principianti
Martedì: 17:30 – 18:30 intermedi
con Daniela: per info scrivi direttamente a lei!
CHI È DANIELA?
Laureata al Conservatorio Duncan Centre di Praga ed al Northern School of Contemporary Dance, Kent (UK). Animatrice, educatrice e docente qualificata TEFL Qualify per l’insegnamento della lingua inglese con la specializzazione per i bambini. Offre Momenti creativi e divertenti con la cultura e la lingua i inglese. Metodologia e syllabus approvati da Oxford English. Possibili lezioni private e su misura.
Rivolto a tutte le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze che amano il movimento, la musica, l’arte, la danza e attraverso questi desiderano scoprirsi, esprimersi, esplorare, creare!
Questo corso invita a prendere consapevolezza e confidenza col proprio corpo, a esplorarne le risorse motorie, espressive e creative, a potenziarne le capacità comunicative e relazionali.
Luogo: La Florida Miglieglia. Parcheggi della funivia.
Con Eleonora:
DanzaMovimentoTerapeuta, Educatrice del Movimento dell’età evolutiva, Mindfulness Educator, Insegnante di danza.
Da più di vent’anni si occupa di ricerca sul corpo, il movimento e l’espressività personale, lavorando in svariati contesti istituzionali e privati, e con molteplici gruppi, di varia natura, neurodiversità e età, nella profonda convinzione che sia fondamentale per il benessere psicofisico della persona e per la crescita sana del bambinə imparare a conoscere a ascoltare il proprio corpo.
Danza bimbi dai 18 mesi ai 4 anni circa accompagnati da un adulto (mamme, papà, nonni, zii, tate benvenuti). Non sono richieste competenze specifiche nella danza, solo desiderio di muoversi e scoprirsi. Ogni diade potrà trovare il suo modo, la sua strada per diventare partner danzanti, nel rispetto dei tempi e dei bisogni di ogni bambino.
Un dialogo tra corpi che sfruttano il gioco, il peso, il suolo, i suoni e l’allontanarsi e il rivenire naturale dei nostri bambini, portandoci così in una danza fluida e ricca di spontanea creatività. Impareremo e ritroveremo movimenti che già conosciamo e lo faremo in dinamica, fluidità e sicurezza. A quest’età i bimbi, rassicurati dal contatto, cominciano ad esplorare il mondo attorno a loro. Un’opportunità per passare un momento insieme senza pensieri, durante il quale è possibile coccolarsi, ascoltarsi, osservarsi e dialogare senza parole. Fiducia e complicità vengono messe in risalto, dando vita ad una danza dei sensi, che potrete portarvi a casa e che continuerà ad accompagnarvi e crescere nel vostro quotidiano.
Laura Baldi
Offre sostegno alla genitorialità e alla maternità, corsi di danza bimbi accompagnati da un adulto, consulenze per il portare in fascia e marsupio, massaggi rebozo. Accompagna la persona nella cura di sé stessa e dei suoi cari, con svariate tecniche corporee e sempre più attingendo alle tecniche di risoluzione del trauma con il metodo Somatic Experiencing.
La Florida si trova a Miglieglia (Ticino -CH): è una casa ed è un laboratorio. E’ una casa in cui vive Margherita Tassi di pianetaSOMA ed è un laboratorio per le arti sceniche.
È uno spazio creato per essere oasi per artisti ed umani in ricerca. È un luogo per fare umanità condividendo creazione, saperi, pratiche, sapori.
Sono momenti in cui lasciar andare, ricercare, tornare al sentire, trovare vie di espressione, entrare in profonda relazione con il vivente che c’è dentro e fuori di te.
“mi farò conchiglia per testimoniare memoria e restituire l’eco della tua storia”
La sessione è esperienziale e sarai invitato all’esplorazione, all’ascolto del tuo corpo, ai suoi messaggi, al contatto con gli elementi naturali. Per tornare al sentire e aprire l’intuizione.
E’ aperta a tutti: se hai desiderio di rilassamento profondo, di riconessione, di ritrovare benessere, osservare un desiderio e/o una tematica difficile, un processo creativo, una scelta da prendere, una riscoperta morbida. Se hai desiderio di stare un po’ con te.
“Quando acquisisci un sapere, non puoi più tornare indietro. Si può solo decidere o di ignorarlo o di tenerlo per sé. Oppure custodirlo come un tesoro”.
Ricerco nel e con il corpo e, a partire dal cuore, desidero mettere a disposizione ciò, che da anni, mi nutre nel profondo. Gli studi, le pratiche e le passioni hanno creato una fitta rete di conoscenze dal/per/e con il corpo: vie infinite, molteplici e in continua evoluzione. Nel tempo, le strade tracciate, hanno formato un mondo che amo condividere: il pianetaSOMA, uno spazio nato per offrire ascolto, attenzione, dialogo e sensibilità ai corpi che abitiamo.
Mi piace tracciare nuove strade e esplorare le vie del corpo insieme ad altri umani.
Sono diplomata (e in continua formazione) presso Rhizoma/le pratiche dell’ascolto. Scuola di formazione in Educazione del movimento somatico a orientamento eco-somatico e artistico condotta da Cinzia Delorenzi.
A questa scuola, alla mia maestra e ai miei compagni di viaggio, devo la mia metamorfosi.
Un altro grande ringraziamento va ai miei maestri di danza, teatro e alla pedagogia teatrale e che si rivela sempre un potente mezzo di trasformazione e crescita. Uno strumento senza età.
Così come ai miei coach dell’associazione ParkourWavedi Bergamo, in primis il grande Gato, che hanno spalancato le porte del corpo e dell’ambiente.
Nella mio oggi, ciò che sento di convidere ora riguarda principalmente quattro aree: la somatica, l’ecosomatica, l’embodiment, la pedagogia teatrale.
UAH è la parola originaria egiziana per designare la parola OASI.
UAH, letteralmente abitazione/luogo abitato è il nome attribuito a certi luoghi di bella vegetazione, sabbia, acqua.
Le UAH sono situate nei deserti come le isole in mezzo al mare.
UAH è luogo di armonia e riposo, salvezza in alcuni casi.
Quando creo con il corpo in dialogo con l’ambiente si crea una UAH, la mia oasi: uno spazio di pace e ristoro per chi la abita, per chi assiste, per chi passa. Un cerchio di libero respiro.
UAH nasce dal desiderio di entrare sempre di più in contatto con l’ambiente antropico e naturale in un continuum tra dentro e fuori, in un dialogo immaginifico e incarnato. Come umani siamo parte di questo ecosistema e possiamo comunicare, sempre e ancora di più. Possiamo fare poesia.
Il desiderio di UAH è che i corpi, il dialogo, la danza, la creazione e la vicinanza possano davvero essere OASI di bellezza all’interno delle comunità e dei territori.
Il progetto UAH si svolge in forma itinerante, in residenze artistiche dai 3 giorni ai 7 in luoghi privati e pubblici, antropici e naturali. E’ previsto un momento di restituzione finale e dei piccoli atelier per la comunità accogliente.
Al momento sono coinvolti Margherita Tassi e Giuseppe Asaro in forma professionale. Ogni luogo che ospiterà UAH, sarà in stretta comunicazione con il luogo e la comunità e pertanto è previsto il coinvolgimento di altre persone e parternariati. Abbiamo già avviato il dialogo con TERZO SPAZIO verde condiviso e La bottega di GANDRIA.
Ogni residenza è a sé. Ogni spazio diventa una UAH: vive un momento di metamorfosi artistica, in un profondo ascolto tra luogo, perfomer e comunità.
Il progetto si svolgerà prevalentemente in Ticino, per entrare e dare risalto al patrimonio tanto artistico-perfomativo quanto dell’ambiente stesso e delle comunità che vi abitano.
Al contempo sono previste residenze in altri Cantoni e Stati dell’UE, per entrare in contatto con diverse dimensioni ambientali.
SE VUOI OSPITARE UNA RESIDENZA UAH, chiamami, sarò felice di organizzare con te!
Mi dedico alla pedagogia sociale a indirizzo artistico da tanti anni e sono specializzata nella creazione di progetti performativi in contesti di fragilità.
La pedagogia è un mondo che mi accompagna da sempre ed è per me motivo per andare sempre più a fondo della poesia dell’umanità dei corpi che abitiamo.
La fragilità che noi tutti incarniamo alle volte si fa più evidente ed è proprio lì che è possibile schiudere una poetica, che possa sanare e guarire, attraverso il fare, esplorando l’infinito mondo che ognuno di noi porta con sè.
L’alterità è ciò che mi ha domandato in forma pulsante l’accoglienza di me e di te attraverso l’ascolto. Scoprire che io sono l’altro per l’altro. Nel tempo l’accento si è spostato sulla parola fragilità, nella quale è possibile riconoscere una caratteristica umana, di tutti, e non la condizione eccezionale di qualcuno. Una parola, fragilità, che pone nell’ascolto, nella ricerca dell’umanità dell’altro. Io e te possiamo stare insieme in un atto creativo, ognuno nella propria presenza fragile, attraverso il fare, attraverso i corpi, attraverso l’ascolto. Possiamo fare poesia. Provarci perlomeno. Senza scrupoli, senza giustificazioni, senza bisogno di protezione, senza negoziazioni. Senza etichette.
Predispongo progetti di formazione per docenti nelle scuole dell’obbligo e svolgo laboratori all’interno delle classi regolari e speciali.
Il teatro e l’espressività legata al corpo sono dei potenti canali che possono aiutare a creare un clima in cui tutti possano sentirsi bene e facenti parte della stessa realtà.
La natura mi concede la possibilità della metafora. Di sentirmi creatura di questo ecosistema, come un albero, un granello, un fungo. Sento il lusso di esprimere lo spazio della poesia con il movimento, con un passo avanti l’altro e la contemplazione. Ho il desiderio (e il compito) di condividere con altri esseri umani questo percorso.
ESSERE BOSCO pratiche di ecosomatica
ESSERE BOSCO pratiche di ecosomatica Gli incontri svolgeranno nei Boschi del Malcantone tutte le domeniche di autunno a partire dal 22 settembre fino al 27 ottobre 2024. Esploreremo il corpo e il movimento in relazione alla stagione, che tutto deposita alla terra, cambia forma e colori. Incontreremo il vivente, il nostro essere natura.
Breve camminata dal parcheggio
Contemplazione e silenzio in cammino
Pratiche di movimento dolce e ascolto da soli, in coppia, in gruppo
Cerchio di scambio A fine pratica è previsto un momento conviviale, se vorrai puoi portare una pietanza da condividere. Ev. note: Sarà inviata la posizione per il parcheggio (che sarà comodo) tra Miglieglia e Breno. Al momento dell’iscrizione saranno dati i riferimenti per l’abbigliamento (in base alla temperatura).
ll laboratorio di svolge in forma esperienziale in natura (nel bosco) e utilizza diverse metodologie legate alla danza, al movimento somatico a indirizzo artistico ed ecosomatico, al silenzio.
Siamo parte di questa creazione.
Attraverso il movimento, il cammino e l’ascolto, scemando via via nella vibrazione possiamo scoprire parti di noi e attraverso il movimento, creare e fare poesia.
Un piccolo momento per connetterci, nell’ascolto di sé, degli altri e del creato attraverso il movimento. Praticheremo con e nella terra. Ci metteremo in connessione profonda con la poesia.
L’atelier si svolgerà la domenica e avrà un tematica mensile che sarà esplorata con il cammino, il movimento e l’ascolto.
Se sei un artista dello spettacolo e desideri fare un’esperienza con il tuo gruppo di lavoro, contattami! sarò felice di organizzare insieme!
Se vuoi fare l’esperienza con un tuo gruppo amicale o professionale, o la tua famiglia, contattami sarò felice di organizzare con te.
Se vuoi sperimentare le pratiche in individuale, clicca qui!
Sul pianeta SOMA si pratica il movimento somatico a indirizzo ecosomatico. E’ l’esplorazione del nostro corpo-organismo attraverso il vivente.
La definizione è in via di evoluzione, molti la stanno attraversando e abitando. Questa arriva dalla mia esperienza in Rhizoma/le pratiche dell’ascolto. Scuola di formazione in Educazione del movimento somatico a orientamento eco-somatico e artistico condotta da Cinzia Delorenzi.
Il nostro corpo è, ad un livello filogenetico e ontogenetico, un grande IBRIDO, è portare di memorie fin dall’origine, un sedimentarsi di strati evolutivi e caratteristiche degli elementi.
Il nostro corpo è un ecosistema, è un olobionte, ovvero un organismo caratterizzato dalla convivenza simbiotica di più agenti biologici che non condividono lo stesso DNA. Nel nostro caso, umano, convivono cellule, batteri, virus, archea. Siamo un ecosistema e siamo completamente esseri ibridi, portatori di memorie. Siamo ospiti e ospitati.
Siamo esseri ibridi. Ontogeneticamente, filogeneticamente, biologicamente. Ci definiamo per generi e forme ma in ognuno di noi ci sono anche tutti gli altri e tutto il resto. Chiunque tu sia e chiunque io sia, ci apparteniamo, siamo fatti della stessa sostanza.
Sentire che come umani siamo ecosistemi e che facciamo parte di un grande ecosistema, come un albero, un fungo, una formica…apre all’altro da me. Ad accogliere il diverso da me e ad ascoltare ciò che deve manifestare nella sua comunicazione. Non si tratta più solo di conscio o inconscio ma di lasciarsi entrare nella fitta di rete di informazioni e di non sapere, che stanno con, dentro e fuori del me ascoltante. Il sentire è una possibile forma del conoscere. Se sento, è vero, laddove il sentire è frutto di una profonda relazione con sè e l’altro da sè. Siamo parte di questa creazione, come mammiferi, portatrici di memorie e di vite: come me, anche tutti gli altri esseri. Siamo esseri ibridi.
La natura mi concede la possibilità della metafora. Di sentirmi creatura di questo ecosistema, come un albero, un granello, un fungo. Sento il lusso di esprimere lo spazio della poesia con il movimento, con un passo avanti l’altro e la contemplazione. Ho il desiderio (e il compito) di condividere con altri esseri umani questo percorso.
Le pratiche somatiche a indirizzo eco somatico agevolano una riconnessione profonda con il nostro sé e l’ambiente che ci circonda. Siamo parte di questo ecosistema. I confini tra interno e esterno diventano più indefiniti.
Entrare in contatto con gli elementi la terra, gli alberi, l’acqua, l’aria, le stelle e il cosmo riabilità le nostre capacità umane di sentire e di esplorare. Di affidarsi all’intuizione, di incarnarla e di renderla talvolta parola, gesto, silenzio.
Il soma, attraverso la sensazione, può essere esplorato da un punto di vista ontogenetico e filogenetico attraverso l’embodiment, l’ascolto e le pratiche somatiche.
Esplorarsi come esseri viventi e il vivente intorno a sè. La mia filosofa preferita M.Zambrano dice:
“bisogna pensarsi natali oltre che mortali”
Relazionarsi in questa dimensione apre un campo di sapere, conoscenza e sensibilità molto ampio.
I nuovi sviluppi della PNEI (Psico-Neuro-Immuno-Endocrinologia) hanno evidenziato che i neuro peptidi (e i loro recettori) , considerate “molecole psichiche”[1], e i loro recettori sono stati rinvenuti in ogni parte del corpo e non solo nel sistema nervoso: questo significa che l’interno organismo “pensa” che ogni parte cellula o parte del corpo “sente” ed elabora le informazioni psicofisiche e le trasmette ad ogni altro distretto del corpo attraverso una fittissima rete di comunicazioni[2]. “Sentire” questo in relazione agli elementi naturali, sentirisi parte di questo ecosistema come viventi, dischiude il nostro “essere umani”.
Mi piace molto condividere. Quando sono in natura con altri umani e alleniamo questo sentire, mi sento al mio posto nel mondo. Ti invito a venire a sperimentare queste pratiche!
[1] Nota: i neuro peptidi trasmettono informazioni ormonali e metaboliche, emozioni e segnali psicofisici veicolando ogni stato emotivo (amore, paura, piacere, dolore,ansia e ira) e le sue complesse sfumature chiamate sentimenti.
[2] S. Manera, Cervello intestino. Un legame indissolubile, MacroEdizioni, 2021