Con gioia condivido con te questo Pianeta con le sue sconfinate vie del corpochenasce del desiderio di offrire ascolto, attenzione, dialogo e sensibilità ai corpi che abitiamo.
Le vie sono molteplici, infinite e in continua evoluzione.
A volte traccio in solitaria e a volte viaggio con artisti, terapisti, coach, camminatori… con altri esploratori dell’umanità.
Le vie del corpo di questo pianeta sono una fitta rete di pratiche e di passioni che mi accompagnano da tempo.
Vieni a conoscere e provare. Sul PIANETA SOMA, andiamo errando nelle diverse discipline del corpo, nel movimento e nell’espressione poetica. Ti aspetto!
Clicca qui sotto per scopire alcune delle vie che potrai percorrere con me!
L’etimologia della parola PIANETA si ricollega al verbo greco πλανάομαι (planàomai) = andare errando, andare di qua e di là.
La via si attraversa. Ed è proprio attraverso il nostro corpo e il movimento, con un approccio gentile, sensibile e creativo, che andremo in esplorazione.
E così è nato il desiderio di offrire ascolto, attenzione, dialogo e sensibilità ai corpi che abitiamo.
Mi piace molto l’ideogramma del verbo ascoltare, che guida le pratiche.
Desidero offrire le pratiche e i saperi partendo dal cuore, da ciò che in questi anni mi ha nutrito nel profondo. Da ciò che è la mia terra di ora. Con tutto il suo Humus cosparso di glitter e polvere di stelle.
Sul pianeta SOMA, le vie sono molteplici, infinite e in continua evoluzione. Si percorrono strade, Vicoli, Sentieri, Viali, Calle e autostrade intergalattiche. A volte si è soli, a volte si incontrano compagni di viaggio. A volte si va a piedi, altre si utilizzano mezzi di trasporto e navicelle spaziali. Si incrocia il conosciuto, l’invisibile e a volte anche alieni e sirene.
Clicca qui sotto per scoprire quante cose possiamo fare insieme!
Perchè pianetaSOMA? Ero alla ricerca di un nome che potesse essere il contenitore delle mie pratiche e delle mie passioni. Un nome intuitivo e di facile comprensione: le vie del corpo.
Ho sorriso e riso molto quando l’intuizione arrivò. Arrivò tutto d’un tratto senza preavviso, durante una passeggiata nei maestosi boschi del Malcantone.
All’improvviso tutto si è giustificato: il movimento in natura, in sala, nell’urbano, le pratiche di silenzio, la meditazione, la parola, la scrittura, il teatro, l’estetica naturale, lo studio dell’anatomia cognitiva ed esperienziale, la passione per le erbe e la fitoterapia.
Ph Rafael Mielczarek
Tutto è diventato mappa coerente, con le sue strade, sentieri selvaggi, maree, semafori, mezzi di trasporto e compagni di viaggio. Esplorazioni sottotraccia e nelle vie intergalattiche, metafore di ispirazione di ricerca. Incontri con alieni e gente di passaggio. Viandanti.
Foto di Rafael Mielczarek
Più espandevo questo nome e più tutto mi appariva chiaro. Più espandevo e più tutto si ampliava fino ad arrivare a comporre un pianeta, il PIANETA SOMA, il nostro corpo, con le sue infinite possibilità, da conoscere, amare, danzare, ascoltare.
Foto di Sara Guerrini
Cosa è la somatica? La somatica definisce un campo di studio (molto vasto) del corpo attraverso la prospettiva dell’esperienza personale in cui il soma (corpo) è soggetto e non più oggetto. B.B: Cohen dice: “Quando il corpo fa esperienza di sé dall’interno, mente e corpo non sono separati ma percepiti come un tutto unico. [1]
Vieni a scoprire il pianeta SOMA!!!
margherita.tassi@gmail.com
+41 767028682
[1] B.B. Cohen, Sensazione, Emozione, Azione. Anatomia esperienziale nel Body Mind Centering, Somatica Edizioni, 2008 Ed. italiana a cura di Gloria Desideri e Piera Teatini
L’embodiment è una delle mie pratiche fondamentali, praticata a diversi livelli e in diversi contesti. Il riferimento di studio principale è Rhizoma/le pratiche dell’ascolto. Scuola di formazione in Educazione del movimento somatico a orientamento eco-somatico e artistico condotta da Cinzia Delorenzi. Insieme a questa ho praticato in diversi gruppi studio e terapeutico. Torno all’embodiment, torno al mio essere corpo, quando sento che posso esplorare il campo della mia vita attraversando le vie somatiche. Per stare nel sentire.
E’ un profondo passaggio di concetto “dall’avere un corpo all’essere corpo.”
Per me, solo attraversando il corpo è possibile conoscere, guarire e fare poesia.
Prendo in prestito le parole di J. Toljia e T. Puig dal libro “Essere Corpo”:
“Il processo di apertura della coscienza che ci permette di uscire dalla riduttiva identificazione con la mente per riconoscerci in una più profonda e tridimensionale col centro del nostro essere è chiamato EMBODIMENT, cioè essere corpo.”
Come risvegliare dentro di noi questa consapevolezza e come attraversare i nostri stati più profondi? Attraverso diverse metodologie riconducibili all’EMBODIMENT e più in generale al campo della somatica è possibile accompagnare il nostro sistema ad una consapevolezza più ampia. Che si tratti di un tema a me caro, di un blocco o di un processo artistico. Attraverso il sentire sensibile somatico, l’ascolto e la percezione ci è data la possibilità di evolvere dentro la nostra umanità.
Sentire che come umani siamo ecosistemi e che facciamo parte di un grande ecosistema, come un albero, un fungo, una formica…apre all’altro da me. Ad accogliere il diverso da me e ad ascoltare ciò che deve manifestare nella sua comunicazione. Non si tratta più solo di conscio o inconscio ma di lasciarsi entrare nella fitta di rete di informazioni e di non sapere, che stanno con, dentro e fuori del me ascoltante. Il sentire è una possibile forma del conoscere. Se sento, è vero, laddove il sentire è frutto di una profonda relazione con sè e l’altro da sè. Siamo parte di questa creazione, come mammiferi, portatrici di memorie e di vite: come me, anche tutti gli altri esseri. Siamo esseri ibridi.
Ph di Rafael Mielczarek
L’allenamento al sentire, l’educare all’ascolto sensibile del vivente invita ed entrare dentro, ad aprire la percezione piuttosto che capire il perché.
A lasciare che la vita si faccia, come (forse) direbbe Maria Zambrano. Questo approccio all’ascolto (sensibile ed esperienziale) del corpo, sostiene la creazione, canalizza e fa evolvere attraverso l’incarnazione, la parola e la nascita di significati condivisi. Significa aprirsi all’inaspettato e lasciare che ciò che vuole rivelarsi, possa manifestarsi. Tessere insieme, essendo al tempo stesso tessuti e tessitori. Lasciare che la forma si riveli, nell’attesa.
L’ecosomatica (=esplorazione attraverso il vivente), predispone i corpi all’apertura di sè-ecosistema come facente parte dell’ecosistema più grande. Entrare in contatto con gli elementi la terra, gli alberi, l’acqua, l’aria, le stelle e il cosmo rinforza le nostre capacità umane di sentire e di esplorare. Di affidarsi all’intuizione, di incarnare e di renderle parola. Il sentire, infatti a livello dello sviluppo embrionale è la prima cosa che accade. Nel grembo è la sensazione che muove, come primaria percezione. La funzione è prima della struttura: ovvero il cuore (struttura) arriva successivamente al sangue e al pulsare. Così aprendoci all’ascolto è possibile lasciare che la forma si manifesti, nell’incarnazione dei corpi. Con le pratiche di eco somatica il cervello si riposa per lasciare spazio a tutto il resto del sensibile, per lasciare che il corpo faccia. E’ possibile accedere a un altro tipo di presenza che lascia lo spazio e il tempo alla creazione.
“Rendersi veramente conto che ogni componente anatomica è presente nel nostro corpo e che, essendo viva può essere accessibile per via esperienziale rappresenta, per chi riesce a coglierne tutte le diverse implicazioni, una profonda rivoluzione nel modo di pensare a se stessi”. Se si considera, infatti, che focalizzando in modo diverso l’attenzione all’interno del corpo cambiano anche lo stato coscienza, ilmodo di pensare, il livello di percezione, la qualità del movimento, della voce e del respiro, si possono intravedere alcune delle molteplici possibilità che si prospettano con questa esplorazione.”[4]
Ph di Rafael Mielczarek
L’apprendimento attraverso l’esperienza e i saperi somatici fa riferimento ai saperi che sono parte del campo del vivente. L’etimologia di sapere è “avere sapore”, di una esperienza quindi sensibile prima che astrattiva e cognitiva.
Il nostro corpo è, ad un livello filogenetico e ontogenetico, è una essere IBRIDO, è portatore di memorie fin dall’origine, un sedimentarsi di strati evolutivi e caratteristiche degli elementi.
La nostra base è la cellula.
Le cellule sono l’unità fondamentale della vita. Sono singole entità viventi, delimitate da membrane composte da lipidi[1]. Gli esseri si classificano in base alle cellule di cui sono composti, ma a livello filogenetico è possibile considerare un’origine comune:
Questo schema è riduttivo. E’ molto più complesso, ma solo per dare un’idea generale
E’ possibile ritrovare la traccia di ciò anche all’interno dei nostri liquidi, in cui è possibile intravedere una somiglianza nella composizione chimica con l’acqua di mare:
Fonte della foto, purtroppo non ritrovata.
E ancora più incredibile è la stretta correlazione tra sangue e clorofilla:
Web
In cui la differenza sostanziale sta “solamente” nella molecola centrale, Magnesio per la clorofilla, Ferro per l’emoglobina.
All’interno infatti del mondo “Eucariota” la cellula di base che compone poi tutti gli altri esseri, è la stessa.
Qui sotto un esempio di eucarioti cellula vegetale, animale e funghi.
Web, a puro scopo illustrativo. E’ possibile trovare su web immagini ad alta risoluzione ed effettuate con dispositivi di precisione.
Questa comunanza, porta ad avere dentro alle nostre cellule, la memoria di ciò che è stato vissuto per arrivare alla forma attuale. Per l’uomo è la cellula eucariota, che si differenzia nei vari tessuti e nelle varie funzioni.
I nuovi sviluppi della PNEI (Psico-Neuro-Immuno-Endocrinologia) hanno evidenziato che i neuro peptidi (e i loro recettori) , considerate “molecole psichiche”[2], e i loro recettori sono stati rinvenuti in ogni parte del corpo e non solo nel sistema nervoso: questo significa che l’interno organismo “pensa” che ogni parte cellula o parte del corpo “sente” ed elabora le informazioni psicofisiche e le trasmette ad ogni altro distretto del corpo attraverso una fittissima rete di comunicazioni[3]. Anche a livello embriologico lo possiamo cogliere: ad esempio dall’ectoderma (uno dei tre foglietti embrionali) si sviluppa il sistema nervoso e l’epidermide con i suoi derivati.
Detto questo, come umani, siamo comunemente denominati esseri eucarioti ma dentro di noi convivono una quantità enorme di altri esseri. Siamo sia ospiti che ospitati. Siamo un ecosistema. Siamo olobionti. Olobionte è un concetto che descrive un organismo caratterizzato dalla convivenza simbiotica di agenti biologici che non condividono lo stesso DNA. L’essere umano è un olobionte ed è a tutti gli effetti un ecosistema. Nel corpo umano gli altri esseri sono pari o superiori alle cellule! E conviviamo in un ambiente che si alimenta attraverso il respiro e la nutrizione. Nutrendosi di ciò che è altro da sé. Non siamo solamente portatori di memoria, siamo ospiti di altri esseri. Dentro di noi vivono cellule eucariote, batteri, archea, funghi e virus. Siamo il loro ambiente.
La pratica per entrare in connessione e lasciare che ciò che debba manifestarsi si riveli, fa riferimento a una pratica epistemica chiamata epoché (=trattenere, sospendere, arresto degli astri). Fare epochè significa sospendere la validità delle conoscenze già definite e mettere in parentesi ogni assunzione delle scienze obiettive, ogni presa di posizione critica intorno alla verità, ogni idea di conoscenza obiettiva[5]. La filosofa M. Zambrano da sua questa pratica epistemica e va oltre questo: per attualizzare questa pratica è necessario che l’anima stessa stia in ascolto spoglia di ogni orpello e un cuore capace di sentire positivo che solo predispone per addentrarsi intensamente alla vita[6]. Per lasciare che si riveli ciò che deve manifestarsi attraverso di noi, l’epoché viene esercitata nella forma del saper attendere, nel silenzio, nella collettività, con l’embodiment, con l’intuizione, attraverso l’ascolto. Incarnando la visione che vuole manifestarsi mettendosi a disposizione predisponendosi in una povertà di giudizio e con la meraviglia.
Ph di Rafael Mielczarek
Ciò che soggiace, è la pratica quotidiana della ragione materna. E’ una ragione feconda, generativa, dell’attesa, del lasciare che la vita si faccia, del sentire connesso alla vita, in relazione amorosa verso le cose e che sceglie la poesia per dare voce ai pensieri. La ragione materna è generativa, in ascolto e in accoglienza del vivente. Ed è così che rivela. E spesso comunica in forma poetica laddove la metafora diventa luogo di risignificazione creativa che lascia spazio al sensibile e vive del presente, ispirandosi.
Nel nostro presente, sempre in Zambrano trovo di grande utilità, dentro alla ragione materna, soggiace il concetto dell’essere natali oltre che mortali, abbiamo la possibilità di nascere continuamente. Ognuno di noi è portatore del sacro, è resiliente e promesso a nuove nascite.
Attraverso l’esperienza dell’EMBODIMENT a indirizzo eco-somatico è possibile sperimentare tutto questo. Essere le nostre cellule è una grande opportunità! Attraverso l’embodiment è possibile ampliare la nostra consapevolezza dell’interno di noi, anche andando all’unità più piccola, attraverso la percezione, il tocco, la sensazione.
[1] P. Nurse, Che cosa è la vita?, Mondadori, 2020
[2] Nota: i neuro peptidi trasmettono informazioni ormonali e metaboliche, emozioni e segnali psicofisici veicolando ogni stato emotivo (amore, paura, piacere, dolore,ansia e ira) e le sue complesse sfumature chiamate sentimenti.
[3] S. Manera, Cervello intestino. Un legame indissolubile, MacroEdizioni, 2021
[4] J. Tolja, R. Puig, Essere Corpo, Tea Edizioni, 2016
[5] L. Mortari, Un metodo A-metodico – La pratica della ricerca in Maria Zambrano, Liguori Edizioni, 2006, pag. 37
18 maggio 2025, una meravigliosa giornata per incontrare la danza Orissi con Antonietta Fusco
Cosa è l’Orissi
Orissi è il nome con cui oggigiorno è definita una delle danze più antiche dell’India, in passato meglio nota come Odra Nrtya ovvero danza, nrtya, della regione Odra corrispondente all’attuale Orissa. E’ uno degli otto stili di teatro-danza riconosciuti in India come classici non solo per le sue antichissime origini quanto per gli aspetti tecnici e teorici che la legano ai trattati sanscriti dedicati al teatro e alla danza, nella tradizione hindu inscindibili, come il Natyasastra, l’Abhinayachandrika e l’Abhinayadarpana.
LABORATORIO Adulti: Livello principiante.
Ritmo, coordinazione, espressività, equilibrio, presenza corpo-mente sono tra gli elementi costitutivi del suo training che si basa sul progressivo apprendimento di alcune posture fondamentali (chauka e tribangi) attraverso lo studio di esercizi e sequenze di movimenti sempre più articolati.
Un ruolo di primo piano, oltre al lavoro ritmico dei piedi, rivestono l’utilizzo delle mani (mudra o hastas), degli occhi e delle espressioni del volto mediante lo studio di elementi di danza pura (nritta) e recitata (nritya).
Destinatari corso
Rivolto a chiunque abbia voglia di confrontarsi con un lavoro di autoconoscenza servendosi come strumento del proprio corpo. Il lavoro a piedi nudi, unito al quello delle mani attraverso la pratica costante delle mudra, stimola la percezione delle energie più sottili che abitano il nostro corpo contribuendo così ad un efficace risveglio e distribuzione delle stesse.
Non sono richieste esperienze pregresse nell’ambito della danza o del teatro purché si abbia una buona attitudine al lavoro corporeo.
In caso di attori-danzatori già formati, il programma può essere modellato sulle esigenze-esperienze dei partecipanti.
Tra gli obiettivi principali: aumentare la consapevolezza del proprio corpo-mente; migliorare le proprie capacità di concentrazione e coordinazione; analisi della tecnica Pada-artha Abhinaya di traduzione della parola in gesto; studio di ritmi ed elementi di musica indostana di base.
COSTO: 35.-
iscrizioni a Margherita Tassi: margherita.tassi@gmail.com e +41767028682
SPETTACOLO: KALPA VRIKSHA racconti di danza e di viaggio
Kalpa Vriksha
Racconti di danza e di viaggio
Kalpa Vriksha, l’albero dei desideri, è una delle tipologie di Albero-Mondo riscontrabili tanto nella tradizione hindu quanto buddhista e tantrica e che assume le caratteristiche di un archetipo, ovvero di un modello primario che continuamente rinnova il suo valore polisemico. In alcune delle numerose versioni che appartengono al mito, viene definito non soltanto come il luogo dove le aspirazioni individuali incontrano la possibilità di essere esaudite ma anche come spazio del cuore, quello da custodire, da preservare da intenzioni non pure in quanto potenziali cause dei propri stessi mali.
A partire da questa riflessione lo spettacolo di teatro-danza classica Odissi indaga il delicato rapporto tra tradizione e contemporaneità, ma anche tra la grande e piccola storia attraverso la relazione che un’attrice-danzatrice italiana ha gradualmente instaurato con una delle danze più sacre e antiche dell’India. Un viaggio quindi inteso come ascesa dal basso, le radici, verso l’alto, i rami, ma anche dall’esterno verso l’interno come ciò che conduce allo spazio più segreto del tempio, mandir, luogo di custodia del divino nonché spazio interiore.
Come tradurre tutto ciò in movimento, suono, immagini? Perché proporre un’esperienza a prima vista così distante ad uno spettatore occidentale?
Cosa hanno ancora da raccontarci le maharis, antiche sacerdotesse-danzatrici, e le sculture parietali dei templi dell’Orissa in cui vivevano per l’intero arco della loro vita? Hanno forse qualcosa in comune con l’assordante e sempre più incalzante rapidità dell’India moderna? Domande aperte per un’opera aperta a cui ciascuno è invitato a prendere parte come ad un rito di cui, solo apparentemente, si è dimenticata la necessità.
Con: Antonietta Fusco. Regia: A. Grilli.
Prodotto da: Teatro Due Mondi – Faenza (RA)
Lo spettacolo utilizzerà musiche tradizionali di musica indostana e composizioni originali del maestro Maurizio Stefanìa.
Durata: 1 ora ca.
Riserva a Margherita Tassi: margherita.tassi@gmail.com e +41767028682
L’artista Claire F. Crescini che sarà in residenza artistica condividerà le pratiche che sostengono il suo lavoro:
2 maggio dalle ore 10.30 alle 12.30: CONDIVISIONE DI PRATICHE E PRANZO CON L’ARTISTA
E
se vorrai conoscere il suo lavoro artistico ti aspettiamo il
3 MAGGIO dalle ore 19.00 per conoscere il suo lavoro di work in progress THE ART OF LIFE AND DEATH
Riserva il tuo posto a Margherita Tassi: margherita.tassi@gmail.com e +41767028682
BIO
Clara Federica Crescini (Claire) – IT/DE – è un artista del movimento.
Nel suo lavoro artistico il corpo è uno strumento di ricerca fondamentale. Indaga la materialità dell’ambiente attraverso pratiche sensoriali ecosomatiche outdoor e ascolto profondo. Ha studiato danza contemporanea a Milano, Vienna e alla Tanzfabrik frequentando il programma Dance Intensive. Ha conseguito un MA of Arts in Coreografia presso, HfS Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch / HZT, Berlin. Lavora come danzatrice e coreografa indipendente portando avanti i suoi progetti di ricerca nei campi della performance, della danza e del movimento ecosomatico. Ha frequentato la scuola triennale di pratiche somatiche RHIZOMA diretta da Cinzia Delorenzi. Clara è anche insegnante di danza contemporanea, Yin Yoga e terapista Zen Shiatsu.
PROGETTO DI RICERCA
Il progetto di residenza proposto approfondisce l’intersezione tra il corpo femminile, il piacere, la natura e le aspettative della società. Indaga il rapporto con il piacere attraverso l’accesso all’eco-sensualità mettendo in discussione la fragilità e il potere del corpo femminile di dare vita e di togliere vita. Da questo punto di vista si interroga sullo stigma e sulle aspettative sociali che circondano questo argomento. Il mio obiettivo è esplorare il corpo femminile come entità politica. Questa ricerca ha il titolo: “The Art of Lide and Death”. Esplorerò il rapporto tra corpo, piacere ed ecosensualità, legata alla natura (more-than-human world) e al risveglio dei sensi.
PRATICA DI MOVIMENTO ECOSOMATICO
Lo scopo della condivisione della ricerca di movimento è quello di guidare i partecipanti alla ricerca di un’esplorazione ecosomatica all’interno dell’organismo forestale al fine di creare materiale per la ricerca sul movimento e una composizione coreografica. L’ecosomatica è un accesso vitale alla vita. Può essere considerato un campo che ci impegna a incarnare una relazione più profonda con noi stessi e con il mondo in cui viviamo. L’ecosomatica è un approccio, dove il corpo si propone come portatore della propria “intelligenza”, frutto di un rapporto integrato e duraturo organismo-ambiente. In questa visione gli elementi che vengono valorizzati sono la propriocezione e la percezione del contatto concreto con gli agenti naturali in un quadro protetto, l’interrelazione tra corpo e mente e le possibilità di espressione del corpo umano attivando un ascolto profondo di queste risorse.
Nel suo lavoro artistico il corpo è uno strumento di ricerca fondamentale. Indaga la materialità dell’ambiente attraverso pratiche sensoriali ecosomatiche outdoor e ascolto profondo. Ha studiato danza contemporanea a Milano, Vienna e alla Tanzfabrik frequentando il programma Dance Intensive. Ha conseguito un MA of Arts in Coreografia presso, HfS Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch / HZT, Berlin. Lavora come danzatrice e coreografa indipendente portando avanti i suoi progetti di ricerca nei campi della performance, della danza e del movimento ecosomatico. Ha frequentato la scuola triennale di pratiche somatiche RHIZOMA diretta da Cinzia Delorenzi. Clara è anche insegnante di danza contemporanea, Yin Yoga e terapista Zen Shiatsu.
PROGETTO DI RICERCA
Il progetto di residenza proposto approfondisce l’intersezione tra il corpo femminile, il piacere, la natura e le aspettative della società. Indaga il rapporto con il piacere attraverso l’accesso all’eco-sensualità mettendo in discussione la fragilità e il potere del corpo femminile di dare vita e di togliere vita. Da questo punto di vista si interroga sullo stigma e sulle aspettative sociali che circondano questo argomento. Il mio obiettivo è esplorare il corpo femminile come entità politica. Questa ricerca ha il titolo: “The Art of Lide and Death”. Esplorerò il rapporto tra corpo, piacere ed ecosensualità, legata alla natura (more-than-human world) e al risveglio dei sensi.
PRATICA DI MOVIMENTO ECOSOMATICO
Lo scopo della condivisione della ricerca di movimento è quello di guidare i partecipanti alla ricerca di un’esplorazione ecosomatica all’interno dell’organismo forestale al fine di creare materiale per la ricerca sul movimento e una composizione coreografica. L’ecosomatica è un accesso vitale alla vita. Può essere considerato un campo che ci impegna a incarnare una relazione più profonda con noi stessi e con il mondo in cui viviamo. L’ecosomatica è un approccio, dove il corpo si propone come portatore della propria “intelligenza”, frutto di un rapporto integrato e duraturo organismo-ambiente. In questa visione gli elementi che vengono valorizzati sono la propriocezione e la percezione del contatto concreto con gli agenti naturali in un quadro protetto, l’interrelazione tra corpo e mente e le possibilità di espressione del corpo umano attivando un ascolto profondo di queste risorse.
MOMENTI DI CONDIVISIONE
2 MAGGIO dalle 10.30 alle 12.30: Condivisione di pratica e pranzo con l’artista
3 MAGGI0 2025 dalle 19.00 alle 20.45: PERFORMANCE work in progess e talk con l’artista
scrivi a Margherita Tassi se sei interessata/o a partecipare e conoscere l’artista
MAGGIO 2025 Residenza Artistica di Antonietta Fusco
CHI SONO
Attrice di teatro e danzatrice, si forma prima a Napoli e poi a Bergamo presso il Teatro Tascabile con cui lavora stabilmente per circa quindici anni. Dal 2023 comincia la sua ricerca artistica indipendente durante la quale avvia la propria collaborazione con il Teatro Due Mondi di Faenza con cui nel 2024 porta a termine una nuova produzione, Kalpa Vriksha. Racconti di danza e di viaggio.
Con questa residenza cominciano qui lo studio ed i primi esperimenti per un nuovo lavoro, ispirato ad un grande classico della cultura napoletana il cui nome è per scelta al momento taciuto. Un piccolo segreto affidato alle mura silenziose, premurose e creative della meravigliosa Florida.
Antonietta Fusco prima di iniziare la residenza teatrale proporrà la danza ORISSI: LABORATORIO E SPETTACOLO SERALE
Cosa è l’Odissi
Odissi è il nome con cui oggigiorno è definita una delle danze più antiche dell’India, in passato meglio nota come Odra Nrtya ovvero danza, nrtya, della regione Odra corrispondente all’attuale Orissa. E’ uno degli otto stili di teatro-danza riconosciuti in India come classici non solo per le sue antichissime origini quanto per gli aspetti tecnici e teorici che la legano ai trattati sanscriti dedicati al teatro e alla danza, nella tradizione hindu inscindibili, come il Natyasastra, l’Abhinayachandrika e l’Abhinayadarpana.
LABORATORIO Adulti: Livello principiante.
Ritmo, coordinazione, espressività, equilibrio, presenza corpo-mente sono tra gli elementi costitutivi del suo training che si basa sul progressivo apprendimento di alcune posture fondamentali (chauka e tribangi) attraverso lo studio di esercizi e sequenze di movimenti sempre più articolati.
Un ruolo di primo piano, oltre al lavoro ritmico dei piedi, rivestono l’utilizzo delle mani (mudra o hastas), degli occhi e delle espressioni del volto mediante lo studio di elementi di danza pura (nritta) e recitata (nritya).
Destinatari corso
Rivolto a chiunque abbia voglia di confrontarsi con un lavoro di autoconoscenza servendosi come strumento del proprio corpo. Il lavoro a piedi nudi, unito al quello delle mani attraverso la pratica costante delle mudra, stimola la percezione delle energie più sottili che abitano il nostro corpo contribuendo così ad un efficace risveglio e distribuzione delle stesse.
Non sono richieste esperienze pregresse nell’ambito della danza o del teatro purché si abbia una buona attitudine al lavoro corporeo.
In caso di attori-danzatori già formati, il programma può essere modellato sulle esigenze-esperienze dei partecipanti.
Tra gli obiettivi principali: aumentare la consapevolezza del proprio corpo-mente; migliorare le proprie capacità di concentrazione e coordinazione; analisi della tecnica Pada-artha Abhinaya di traduzione della parola in gesto; studio di ritmi ed elementi di musica indostana di base.
ISCRIZIONI: margherita.tassi@gmail.com e +41767028682
SPETTACOLO:
Kalpa Vriksha
Racconti di danza e di viaggio
Kalpa Vriksha, l’albero dei desideri, è una delle tipologie di Albero-Mondo riscontrabili tanto nella tradizione hindu quanto buddhista e tantrica e che assume le caratteristiche di un archetipo, ovvero di un modello primario che continuamente rinnova il suo valore polisemico. In alcune delle numerose versioni che appartengono al mito, viene definito non soltanto come il luogo dove le aspirazioni individuali incontrano la possibilità di essere esaudite ma anche come spazio del cuore, quello da custodire, da preservare da intenzioni non pure in quanto potenziali cause dei propri stessi mali.
A partire da questa riflessione lo spettacolo di teatro-danza classica Odissi indaga il delicato rapporto tra tradizione e contemporaneità, ma anche tra la grande e piccola storia attraverso la relazione che un’attrice-danzatrice italiana ha gradualmente instaurato con una delle danze più sacre e antiche dell’India. Un viaggio quindi inteso come ascesa dal basso, le radici, verso l’alto, i rami, ma anche dall’esterno verso l’interno come ciò che conduce allo spazio più segreto del tempio, mandir, luogo di custodia del divino nonché spazio interiore.
Come tradurre tutto ciò in movimento, suono, immagini? Perché proporre un’esperienza a prima vista così distante ad uno spettatore occidentale?
Cosa hanno ancora da raccontarci le maharis, antiche sacerdotesse-danzatrici, e le sculture parietali dei templi dell’Orissa in cui vivevano per l’intero arco della loro vita? Hanno forse qualcosa in comune con l’assordante e sempre più incalzante rapidità dell’India moderna? Domande aperte per un’opera aperta a cui ciascuno è invitato a prendere parte come ad un rito di cui, solo apparentemente, si è dimenticata la necessità.
Con: Antonietta Fusco. Regia: A. Grilli.
Prodotto da: Teatro Due Mondi – Faenza (RA)
Lo spettacolo utilizzerà musiche tradizionali di musica indostana e composizioni originali del maestro Maurizio Stefanìa.
Durata: 1 ora ca.
PRENOTAZIONI: margherita.tassi@gmail.com e +41767028682
“Una settimana dedicata all’esplorazione creativa della natura dentro e fuori di noi”
Durante questo campus le bambine e i bambini potranno sperimentarsi e avventurarsi in esperienze di movimento, teatro, danza, arti creative, pratiche di rilassamento, esplorazioni sensoriali e inventive in natura…all’insegna della ricerca e dell’espressività personali!
Ad accompagnare e guidare questa avventura quattro professioniste dell’educazione, specializzate nei vari ambiti.
Verrà curata la creazione di un gruppo in cui coltivare l’ascolto, la condivisione, la collaborazione e il supporto reciproco.
Le proposte e i ritmi della giornata si modelleranno sull’ascolto delle esigenze del gruppo e dei singoli.
In un clima accogliente e familiare vogliamo offrire ai bambini un’occasione di scoperta, espressione e condivisione delle proprie attitudini e l’opportunità di esprimere in agio e libertà la propria natura!
Attività:
esplorazioni in natura
movimento
teatro
danza
arti creative
pratiche di rilassamento
Il programma dettagliato delle giornate sarà inviato agli iscritti a giugno, a gruppo formato.
Obiettivi educativi:
consapevolezza corporea
incentivare la creatività del singolo all’interno di un contesto collettivo
stare a contatto con la natura in modo responsabile
relazionarsi agli altri in modo costruttivo
Quando:
dal 25 al 29 agosto 2025
Dove:
Miglieglia presso la casa.laboratorio la Florida e lungo i boschi del Sentieri delle Meraviglie del Malcantone.
Orari:
dalle 9.00 alle 16.30
con possibilità di ingresso alle 08.30 e uscita alle 17.00
Modalità di frequenza:
tutto il giorno con pranzo al sacco
le mattine (ed eventuale pranzo al sacco)
i pomeriggi (ed eventuale pranzo al sacco)
Costi:
250.- l’intera settimana
150.- solo mattina o solo pomeriggi
sconto per fratelli e sorelle 10%
Iscrizioni:
entro il 30 maggio attraverso l’apposito modulo compilato
Pagamento:
entro il 15 giugno
IBAN: CH3809000000150946109
BIC: POFICHBEXXX
Tipo di conto: CONTO PRIVATO CHF
Denominazione del conto:Tassi Margherita Bellinzona
A chi si rivolge: Young Learners* Bambini e bambine delle Scuole d’Infanzia e Scuole Elementari, (dai 4 ai 11 anni) *Livello ufficiale CEFR PreA1 – A2 Young Learners di Cambridge English Qualification
Quando: da lunedì 30 giugno 2025 a venerdì 4 luglio 2025
Dove: presso la casa.laboratorio la Florida a Miglieglia
Orario:
Primo Laboratorio – dai 4 ai 7 anni dalle 8’45 alle 10’15
Benvenuto e Check-in dalle 8’30/ Fine giornata e Check-out entro le 10’30
Secondo Laboratorio – dai 7 ai 11 anni dalle 10’30 alle 12’30
Benvenuto e Check-in dalle 10’15/ Fine giornata e Check-out entro le 12’45
Il programma: 2 lezioni d’Inglese al giorno di 45min. /oppure 60 minuti al giorno
(2 gruppi a base d’età e livello)
Massimo 12 allievi per gruppo
Moduli per lo sviluppo delle Competenze linguistiche (Reading, Writing, Listening, Speaking): Vocabolario e Grammatica, Lingua e Cultura, Attività Creative e di Movimento a tema, Gioco e Divertimento
L’assegnazione al Laboratorio ed il programma dettagliato delle lezioni sarà confermato in base all’età ed il livello a gruppo formato.
Iscrizioni: Entro il 31 maggio attraverso l’apposito tagliando compilato.
Costo: CHF 110,- Primo Laboratorio e CHF 130,- Secondo Laboratorio
Sconti: Sconto dal secondo figlio 10%
Pagamento: Il pagamento del corso deve essere effettuato con un unico versamento mediante bonifico bancario entro il 29.6.2025, oppure in contanti al momento dell’inizio del corso il 30.6.2025 presso la sede dell’evento, casa.laboratorio la Florida a Miglieglia.
Le coordinate per il bonifico bancario sono le seguenti:
Insegnante: Daniela Bernasconi Dvorak – diplomata all’Università di Kent UK come Dance Artist in Education, animatrice, educatrice e docente qualificata TEFL Qualify per l’insegnamento della lingua inglese con la specializzazione per i bambini. Maestra con pluriennale esperienza nell’insegnamento. Operatrice per le Scuole d’Infanzia, Responsabile di diversi progetti per la promozione della salute, dell’integrazione sociale, di prevenzione ed inclusione della Fondazione IdéeSport.
One Animal è un nome che racchiude la mia pratica di allenamento, ricerca, insegnamento e studio del movimento e creatività dell’essere umano. Integra i diversi principi e le diverse discipline che ho incontrato per uno sviluppo attivo della persona, sostenibile, sinergico e armonico.
La base è la PRATICA Fighting Monkey ™, di cui sono istruttore ufficiale.
Le due giornate saranno incentrate sui seguenti argomenti:
a/ Fighting Monkey Zero Forms: Concetti e pratica. b/ Gioca con un partner per sviluppare capacità di adattamento in situazioni complesse, corpo a corpo o con oggetti non convenzionali. c/ Come muoversi interagendo con l’ambiente per sviluppare destrezza e rapidità.
Seguiremo le 4 aree di sviluppo:
1)MOVE:
in particolare lavoreremo sull’igiene di movimento e mobilità articolare attraverso lo “human origami”; sull’Improvvisazione come esplorazione di nuovi percorsi dentro a dei confini e delle restrizioni (solution space); sullo sviluppo di qualità come il salto e la corsa e altri movimenti in relazione all’ambiente (parkour /add)
2)DANCE:
Attraverso la coordinazione e il ritmo, avremo maniera di esplorare un meta-linguaggio che non è danza, ma che può fornire strumenti corporei di elasticità, libertà di movimento sinergico e tensegrità in movimento oltre che alle sviluppo delle funzioni esecutive.
3)FIGHT:
lavoreremo a coppie attraverso il contatto, lo striking e il corpo a corpo, in piedi e a terra. Studieremo l’effetto della comunicazione verso l’altro e la co-regolazione, entrando nel concetto della “Earthquake architecture“.
4)PLAY:
Esploreremo il gioco come strumento di problem solving, adattamento e creatività; la ricerca di strategia per sviluppare destrezza e abilità attraverso le Movement situation sviluppando collaborazione e cooperazione.
E 4 aree di interazione:
1)Noi stessi:
esploreremo chi siamo, come siamo in relazione con il mondo, le nostre emozioni e motivazioni. Imparare come siamo interconnessi e come siamo un sistema complesso, sviluppando mobilità in movimento e resilienza articolare, capacità di osservazione interna ed esterna.
2)Gli Altri:
il dialogo che possiamo creare con gli altri animali umani è la più importante fonte di informazione a cui possiamo avere accesso, su di loro e su noi stessi.
3)Gli oggetti:
la mente estesa attraverso gli strumenti ed oggetti con cui possiamo interagire, e tramite loro interagire con il mondo.
4)L’ambiente:
la mente è situata, esplorare l’ambiente ed essere in grado di attraversarlo con grazia e destrezza, e per sviluppare le nostre capacità di spostarci e superare le nostre paure.
12-13 aprile 2025 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30 (possibile sessione serale e/o mattutina in base al gruppo)
–> pausa pranzo in autonomia con possibilità di scaldare: Margherita preparerà una base per tutti, una zuppa per la sera. Se hai desiderio porta qualcosa da condividere con tutt*
Grazie per lasciare i tuoi contatti!
Ti lascio comunque la mia mail diretta margherita.tassi@gmail.com se vuoi scrivermi privatamente.
–> scrivimi se hai bisogno di arrivare il giorno prima.
il laboratorio è inserito all’interno della programmazione PERFOMARE PERESISTERE atti di trasmissione e cura dei saperi per le arti sceniche e del movimento.
QUOTE:
150 early bird – franchi/euro entro 30 marzo
180 franchi/euro le successive iscrizioni
–> se hai problemi economici, scrivici cercheremo di aiutarti!
CONTO CORRENTE
IBAN: CH38 0900 0000 1509 4610 9 BIC: POFICHBEXXX Tipo di conto: CONTO PRIVATO CHF Denominazione del conto:Tassi Margherita Bellinzona
È richiesto l’invio dell’acconto di 80 franchi/euro a conferma della tua iscrizione: manda copia del bonifico (anche ho screenshot) a Margherita: margherita.tassi@gmail.com o +417670286882
In caso di disdetta la caparra, per motivi organizzativi, non sarà restituita.
D’improvviso riscopro il corpo come pianeta alieno, spio dietro le quinte e sotto lo zerbino del movimento, assemblo le suggestioni dell’animale atavico alle urgenze dell’oggiuomo. E sempre il corpo ascolta, parla, insegna. tuttoinsiemecontemporaneamente.
[ è divertente ].
Aperto a chi danza e a chi esplora il movimento con curiosità e piacere.
SIMONE PARIS
Nasco a testa in giù e cresco tale, cammino sulle mani. La ginnastica era un modo come un altro per vedere il mondo a rovescio. Credo che la danza nel momento e nel movimento presente esponga il mondo interiore alle vertigini della fisica e della socialità. Studio il comportamento dei compartimenti del corpo. Mi piacciono i giochi di parole.
COSTO: 35 franchi/euro (se ci sono difficoltà economiche, scrivici)
DOVE: La Florida casa.laboratorio, Miglieglia (TIcino, CH), via Angelo Tamburini 3
il laboratorio è inserito all’interno della programmazione PERFORMARE PERESISTERE Atti di trasmissione e cura dei saperi per le arti sceniche e del movimento.
Una lunga ricerca dedicata al corpo scenico che si focalizza sul movimento che si orienta nello spazio: consapevolezza tra Sé, l’Ambiente e gli Altri e quindi la Presenza Dinamica. Lo stare Fermo racchiude 3mila possibilità su come orientarmi: preparo il corpo all’atto di Agire.
Il lavoro include 4 fasi:
Esplorazione delle Articolazioni
Relazione e Dialogo tra loro
Orientamento (Direzione in relazione)
Improvvisazione
La presenza di un partner che osserva o che usa il contatto, sarà necessario per rendere il lavoro più autentico.
Aperto a tutti anche chi non ha esperienza in Danza ma che ha allenato il corpo con altre discipline.
Il workshop è il parte della programmazione di formazione: PERFORMARE PERESISTERE atti di trasmissione e cura dei saperi per le arti sceniche e del movimento.
Terapista feldenkrais e Craniosacrale, danzatore, coach, coreografo. Insegna diverse discipline: Release Technique-Metodo Feldenkrais-Contact Improvisation. Ha un’esperienza trentennale di danza contemporanea, teatrodanza e arti performative.
ISCRIZIONI: compila il google form –> https://forms.gle/oLTaKzBMpKk9TC3q6
Arlecchino Selvaggio nasce dal rinnovato incontro e dal dialogo tra pianetaSOMA di Margherita Tassi e Porto Arlecchino dei maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti con la collaborazione di Margherita Tassi e Lorenzo Bazzurro. Quattro generazioni a confronto per un dialogo tra COMMEDIA DELL’ARTE, ECOSOMATICA, MOVIMENTO CON LA NATURA.
In questi atti formativi si affonderà nel profondo lavoro di ricerca teatrale, antropologica e umana della cultura della maschera e del lavoro d’attore della Commedia dell’Arte, concepito e riattualizzato da Porto Arlecchino.
“Arlecchino che rimane il più ribelle ed eretico dei caratteri della Commedia dell’arte, sa essere anche affabile padre, madre spontanea, tutore autorevole di diseredati e, in definitiva protettore paziente di tutto ciò che del suo mondo di ironiche rivelazioni può essere tramandato al futuro”.
Arlecchino: senza tempo e senza patria, cittadino del mondo, antieroe, protettore dei bambini mai nati, essere fecondo e fecondante, guida di anime perse e vaganti, legato al limbo e alle connessioni divine e agli inferi, portatrice di sapienza selvatica, detentore dei segreti caseari.
@foto di Piergiorgio Della Mora
Nello specifico, con l’Arlecchino Selvaggio andremo alla ricerca delle tracce di uno dei suoi archetipi: la figura dell’uomo selvatico.
Figura che, con le dovute differenze culturali e al tempo stesso presentando similitudini nei diversi territori, sembra essere legata soprattutto ai “miti delle zone montane”, a saghe antiche e alla “magia popolare che spinge nel mistero del bosco le memorie più ataviche del complesso rapporto uomo-natura”.
Hellequin, uomo albero, uomo selva, figure, maschere e tradizioni che sopravvivono in diversi territori dell’arco alpino e appenninico. Nel territorio Helvetico permangono alcune importanti tradizioni legate ai Carnevali che in diverse forme mantengono in vita questo archetipo, alcune delle quali protette dall’UNESCO come tradizioni viventi.
per info e iscrizioni per la SUMMER SCHOOL SELVAGGIA di agosto, scrivi QUI
Foto di Rafael Mielczareck
Il lavoro pedagogico di Porto Arlecchino a cura dei maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti, costituisce anch’esso un patrimonio per l’umanità. Un insieme di saperi, tecniche e pratiche che a partire dagli anni Ottanta sino a oggi, ha portato alla costruzione di un apparato pedagogico di trasmissione della Commedia dell’Arte e non solo.
Il lavoro d’attore proposto per Arlecchino Selvaggio si inserisce qui ed è basato sul “ri-condizionamento psicofisico” per poter entrare “in rapporto profondo con la capacità mimetica dell’essere umano: capacità di astrarsi dalle proprie forme fisiologiche ed immedesimarsi in altre forme di viventi e non viventi, per diventare altro da sé”.
“Primo studio per la creazione del branco dell’Arlecchino Selvaggio” con i maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti in collaborazione con Margherita Tassi
A fine Primavera 2025, nel periodo in cui la Natura è prepotentemente sveglia nell’offrire i suoi frutti, i maestri di Porto Arlecchino tornano in Canton Ticino per approfondire il rapporto tra maschere e istinti naturali. L’aspetto ecologico e sostenibile del progetto “Arlecchino Selvaggio” si fonda sul ribaltamento del concetto di “protezione”. Non sono gli umani a sapere come poter proteggere la natura dall’inquinamento e dalle alterazioni da essi stessi provocate. È piuttosto la natura che sa ancora proteggere gli umani persino da sé stessi, se viene ascoltata. La parte pratica del training d’attore condotta da Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti prevede la creazione di nuove maschere selvagge personalizzate, facenti parte della banda del capobranco Arlecchino. Una serie di coreografie e improvvisazioni fisiche di gruppo verranno organizzate per costruire il comportamento del branco. La parte di sperimentazione percettiva all’aperto, svolta in collaborazione con la guida eco-somatica Margherita Tassi, prevede escursioni del branco nei boschi circostanti di Castagni e Faggi, e anche qualche incursione organizzata delle maschere nei confini rurali dei dintorni.
per info e iscrizioni scrivi una mail a margherita.tassi@gmail.com
ARLECCHINO SELVAGGIO NEI BOSCHI
ATTO TERZO/ESTATE SELVAGGIA Summer school week: 18 – 24 agosto 2025 c/o la Florida, Miglieglia, Ticino
“Training fisico ed empatico all’aperto” con i maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti in collaborazione col tutor Margherita Tassi e con il traceur Lorenzo Bazzurro
– AVVENTURE ED ESPLORAZIONI NEI BOSCHI
– training fisico: approfondimento e ricerca dei principi ed elementi della Commedia dell’Arte nei suoi caratteri selvaggi
– training fisico: principi ed elementi del lavoro con il movimento con la natura (terra, alberi, rocce, acqua)
– escursioni in siti naturali
– pratiche di ecosomatica: principi di lavoro e pratiche di connessione con la natura.
– momenti teorici sulla commedia dell’arte/ecosomatica/movimento con la natura
– condivisione del progetto “Arlecchino Selvaggio”
In pieno Agosto 2025, nel periodo in cui il clima consente escursioni all’aperto in ogni ora del giorno e della notte, l’intera equipe del progetto ARLECCHINO SELVAGGIO propone una settimana full immersion di grande impatto artistico, fisico, psicosomatico ed emotivo.
Una settimana di vacanza studio in cui conciliare l’apprendimento di competenze d’attore di alto livello con un tuffo profondo nella natura e nel risveglio delle proprie capacità percettive.
A Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti è affidata la parte pratica di training fisico all’aperto con i comportamenti primordiali delle nuove maschere del branco di Arlecchino Selvaggio: apparizioni e sparizioni, corse e salti con gli animali, riposo e nutrimento sotto maschera, danze selvagge della pioggia e del sole, musica e ritmo con gli oggetti che si trovano in natura.
A Margherita Tassi è affidata la parte pratica di ascolto eco-somatico e di accordo con il gruppo e la natura, con escursioni in boschi, radure, corsi d’acqua, alla ricerca di un rapporto somatico con il vivente. L’approccio ecosomatico dà accesso all’intuizione. Il selvaggio ci appartiene, ci sostiene. È una parte di noi di cui avere fierezza e non vergogna. Siamo natura. Possiamo essere brutti, forti, invincibili, fragili, umani. L’ATAVICO così lontano e antico che sta lì nelle cellule ed è lì sopito. Risvegliamo il selvaggio, attraversiamo l’immaginario collettivo e facciamolo insieme. Siamo natura. Nel valore della lentezza.
A Lorenzo Bazzurro è affidata la parte pratica di movimento con la natura che intreccia l’approccio dell’ecopsicologia con varie tecniche motorie (danza contemporanea, arti marziali, parkour/ADD). Il movimento con la natura si basa sull’idea che muovendosi con la natura come “partner” o insegnante, ossia in una relazione in cui far avvenire un dialogo, è possibile apprendere qualcosa che nessun insegnante umano è in grado di insegnarci.
Sarà una settimana a stretto contatto con la natura e connessione con il vivente.
ATTO QUARTO/AUTUNNO SELVAGGIO Autumn school week: 20 – 26 ottobre 2025 c/o la Florida, Miglieglia, Ticino
Foto di Rafael Mielczareck
“Costruzione di maschere ed elementi di costume con elementi naturali” con i maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti in collaborazione col tutor Margherita Tassi e con il traceur Lorenzo Bazzurro e un artigiano locale
Nell’Ottobre 2025, nel periodo in cui la natura si colora di tinte meravigliose e la raccolta dei frutti diventa quanto mai copiosa prima del riposo invernale, l’equipe del progetto ARLECCHINO SELVAGGIO propone una settimana di approfondimento artigianale in preparazione ai carnevali 2026. “Il paniere dell’Arlecchino Selvaggio” mette insieme la raccolta dei frutti del lavoro fisico e culturale fin qui svolto, con la raccolta dei frutti della natura per la costruzione di nuove maschere e costumi in fibre naturali. A Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti è affidata la gestione del laboratorio artigianale di assemblaggio dei materiali raccolti sulla base di pre-lavorati di maschere in cuoio o cartapesta della Commedia dell’Arte e di basi di indumenti in frammenti di juta, lana e pelliccia da Uomo Selvatico. Un artigiano del luogo sarà di supporto per la gestione della parte tecnica.
A Margherita Tassi sono affidate la conduzione delle pratiche di eco-somatica e la gestione delle escursioni per la raccolta personalizzata di elementi naturali: legni caduti, cortecce, fibre vegetali d’ogni genere, licheni, muschi, bacche secche, gusci, ossa animali, pietre, e quant’altro attragga la fantasia creativa dei partecipanti.
A Lorenzo Bazzurro è affidata la parte pratica di movimento con la natura che intreccia l’approccio dell’ecopsicologia con varie tecniche motorie (danza contemporanea, arti marziali, parkour/ADD). Il movimento con la natura si basa sull’idea che muovendosi con la natura come “partner” o insegnante, ossia in una relazione in cui far avvenire un dialogo, è possibile apprendere qualcosa che nessun insegnante umano è in grado di insegnarci.
L’obiettivo ultimo di questo percorso è la definizione di un repertorio sia collettivo che personalizzato per nuovi carnevali selvaggi.
Le nuove maschere del branco dell’Arlecchino Selvaggio potranno in futuro entrare nell’immaginario collettivo ed eventualmente partecipare ai carnevali tradizionali svizzeri e non solo del 2026.
I laboratori di Arlecchino Selvaggio si svolgeranno presso: La Florida_casa.laboratorio di Miglieglia, via Angelo Tamburini 3, Miglieglia (Ticino, CH)
“Principi ed elementi del lavoro d’attore per una Commedia dell’Arte selvaggia” con i maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti in collaborazione con Margherita Tassi
A Marzo 2025, nel periodo in cui avvengono alcuni dei più interessanti carnevali svizzeri tradizionali, i maestri di Porto Arlecchino giungono nel Canton Ticino per dare inizio al progetto “Arlecchino Selvaggio”. In questo primo weekend i corpi e i comportamenti di alcune delle più ribelli e selvatiche maschere della Commedia dell’Arte verranno trasmesse agli allievi come patrimonio di competenze d’attore utili all’invenzione di nuove maschere selvagge. La parte pratica condotta da Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti prevede il lavoro su diversi archetipi: personaggi primordiali maschili e femminili, come l’Uomo Selvatico e la Donna Selvaggia, gli antichi Giullari e Arlecchino, gli Zanni Servitori e gli Zan Capitani di confine, le figure femminili ribelli delle Servette e Innamorate, Pantalone Matusalemme, Balanzone Ciarlatano e Farmacista in Natura.
per info e iscrizioni scrivi una mail a margherita.tassi@gmail.com
Atti di trasmissione e cura dei sapere per le arti sceniche e del movimento
E’ il progetto di formazione di pianetaSOMA che avrà luogo a La Florida casa.laboratorio .
È un percorso ad appuntamenti che ha lo scopo di creare atti formativi da vivere e agire in piena gioia e responsabilità artistica.
Le proposte di PERFORMARE PERESISTERE sono indirizzate ad amatori e professionistə e si svolgeranno lungo tutto il 2025 con giornate formative, workshop, masterclass, intensivi e residenze.
Ogni incontro è un atto: azione da compiere– per apprendere insieme – in un tempo di sosta tra esseri viventi.
Così, ci prendiamo curadei saperi delle arti sceniche, dei corpi e del movimento, trasformandoli in opera e azione con grinta, cura e sensibilità.
Li rendiamo politica e azione magica attraverso lo straordinario potere dell’immaginazione e la poesia del corpo.
Questi atti di formazione sono guidati da umanə che hanno a cuore la trasmissione e la cura dei saperi, che ne hanno fatto motivo di ricerca pedagogica e di vita, attraversando le forme dell’umano e questa terra.
Persone care, sagge, capaci di pensare e perseverare nella ricerca, in grado di portare e condividere il sapere. Per loro, l’atto pedagogico di trasmissione diventa esso stesso un’opera di umanità—una creazione artistica, un lavoro vivo di cura, di connessione e di relazione.
Sonoatti per muoverci attraverso uno spazio di mutazione che altera e modifica la realtà; uno spazio-tempo che trasforma l’invisibile in declinazioni e forme sempre mutevoli e cangianti.
Performare Peresistere nasce dal profondo desiderio di curare degli spazi di trasmissione dei saperi di persone maestre, artistə, umanə.
Saperi vivi, sempre in ricerca che, proprio grazie alla trasmissione, continuano a nutrirsi e rinnovarsi. A creare mondi possibili.
Vi aspetto tutte e tutti su pianetaSOMA, non vedo l’ora.
Margherita
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PROGRAMMA
Per l’edizione 2025 sono previsti diverse tipologie di appuntamento: workshop, giornate formative, residenze, seminari intensivi.
Mese per mese si andrà ad affondare nei saperi delle arti sceniche e del movimento: teatro, danza, movement, somatica, ecosomatica, parkour.
TEATRO: i maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti di Porto Arlecchino. È nato il meraviglioso progetto ARLECCHINO SELVAGGIO che si svilupperà su quattro atti durante l’arco dell’anno. Un lavoro profondo e rinnovato affondando nella commedia dell’arte e nella tragedia dell’arte per riscoprirne il profondo lavoro di connessione con la natura.
Magica giornata per bambini/e ragazzi/e a partire dai 4 anni
Una meravigliosa giornata a la Florida di Miglieglia aperta e accogliente per vivere insieme la magia del Natale. Le scuole in Ticino saranno chiuse e desideriamo proporre una giornata magica!
L’accoglienza inizierà alle 08.30 per poi immergerci in attività di movimento, teatro, espressività ed arte, tutte a tema Natale con la magia che porta con sè.
Le proposte precise saranno declinate in base al numero, alle età e agli iscritti.
Ogni partecipante dovrà portare con sè il proprio pranzo al sacco: faremo un pic-nic intorno al camino.
Alle ore 15.30 concluderemo la giornata con una meravigliosa merenda aperta anche ai genitori che lo desiderano.
Scrivici o chiama Margherita 0767028682 per avere maggiori info.
Siamo quattro professioniste Daniela, Eleonora, Laura e Margherita e proporremo attività di movimento, teatro, espressività e arte.