Con gioia condivido con te questo Pianeta con le sue sconfinate vie del corpo.
Su questo pianeta è possibile attraversare le sconfinate vie del nostro corpo attraverso l’embodiment, la somatica, l’ecosomatica, il massaggio, il teatro, la danza e il movimento. Tutto è disponibile sia in atelier di gruppo in sala e in natura che in sessioni individuali di embodiment, in studio e in natura.
pianetaSOMA le sconfinate vie del corpo nasce del desiderio di offrire ascolto, attenzione, dialogo e sensibilità ai corpi che abitiamo.
Le vie sono molteplici, infinite e in continua evoluzione.
Le vie del corpo di questo pianeta sono una fitta rete di pratiche e di passioni che mi accompagnano da tempo.
A volte traccio in solitaria e a volte viaggio con artisti, terapisti, coach, camminatori… con altri esploratori dell’umanità.
Sul PIANETA SOMA, andiamo errando nelle diverse discipline somatiche, nel movimento e nell’espressione poetica.
L’etimologia della parola PIANETA si ricollega al verbo greco πλανάομαι (planàomai) = andare errando, andare di qua e di là.
La via si attraversa. Ed è proprio attraverso il nostro corpo e il movimento, con un approccio gentile, sensibile e creativo, che andremo in esplorazione.
E così è nato il desiderio di offrire ascolto, attenzione, dialogo e sensibilità ai corpi che abitiamo.
Mi piace molto l’ideogramma del verbo ascoltare, che guida le pratiche.
Il 2022 si è aperto con la voglia donare e condividere. Sento forte il desiderio di stare nel mio fiorire e lasciare che la fragranza si possa spargere con gentilezza e delicatezza. Laddove vuole andare senza forzature. Desidero offrire le pratiche e i saperi partendo dal cuore, da ciò che in questi anni mi ha nutrito nel profondo. Da ciò che è la mia terra di ora. Con tutto il suo Humus cosparso di glitter e polvere di stelle.
Sul pianeta SOMA, le vie sono molteplici, infinite e in continua evoluzione. Si percorrono strade, Vicoli, Sentieri, Viali, Calle e autostrade intergalattiche. A volte si è soli, a volte si incontrano compagni di viaggio. A volte si va a piedi, altre si utilizzano mezzi di trasporto e navicelle spaziali. Si incrocia il conosciuto, l’invisibile e a volte anche alieni e sirene.
Clicca qui sotto per scoprire quante cose possiamo fare insieme!
Perchè pianetaSOMA? Ero alla ricerca di un nome che potesse essere il contenitore delle mie pratiche e delle mie passioni. Un nome intuitivo e di facile comprensione: le vie del corpo.
Ho sorriso e riso molto quando l’intuizione arrivò. Arrivò tutto d’un tratto senza preavviso, durante una passeggiata nei maestosi boschi del Malcantone.
All’improvviso tutto si è giustificato: il movimento in natura, in sala, nell’urbano, le pratiche di silenzio, la meditazione, la parola, la scrittura, il teatro, l’estetica naturale, lo studio dell’anatomia cognitiva ed esperienziale, la passione per le erbe e la fitoterapia.
Tutto è diventato mappa coerente, con le sue strade, sentieri selvaggi, maree, semafori, mezzi di trasporto e compagni di viaggio. Esplorazioni sottotraccia e nelle vie intergalattiche, metafore di ispirazione di ricerca. Incontri con alieni e gente di passaggio. Viandanti.
Più espandevo questo nome e più tutto mi appariva chiaro. Più espandevo e più tutto si ampliava fino ad arrivare a comporre un pianeta, il PIANETA SOMA, il nostro corpo, con le sue infinite possibilità, da conoscere, amare, danzare, ascoltare.
Cosa è la somatica? La somatica definisce un campo di studio (molto vasto) del corpo attraverso la prospettiva dell’esperienza personale in cui il soma (corpo) è soggetto e non più oggetto. B.B: Cohen dice: “Quando il corpo fa esperienza di sé dall’interno, mente e corpo non sono separati ma percepiti come un tutto unico. [1]
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margherita.tassi@gmail.com
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[1] B.B. Cohen, Sensazione, Emozione, Azione. Anatomia esperienziale nel Body Mind Centering, Somatica Edizioni, 2008 Ed. italiana a cura di Gloria Desideri e Piera Teatini
L’embodiment è una delle mie pratiche fondamentali, praticata a diversi livelli e in diversi contesti. Il riferimento di studio principale è Rhizoma/le pratiche dell’ascolto. Scuola di formazione in Educazione del movimento somatico a orientamento eco-somatico e artistico condotta da Cinzia Delorenzi. Insieme a questa ho praticato in diversi gruppi studio e terapeutico. Torno all’embodiment, torno al mio essere corpo, quando sento che posso esplorare il campo della mia vita attraversando le vie somatiche. Per stare nel sentire.
E’ un profondo passaggio di concetto “dall’avere un corpo all’essere corpo.”
Per me, solo attraversando il corpo è possibile conoscere, guarire e fare poesia.
Prendo in prestito le parole di J. Toljia e T. Puig dal libro “Essere Corpo”:
“Il processo di apertura della coscienza che ci permette di uscire dalla riduttiva identificazione con la mente per riconoscerci in una più profonda e tridimensionale col centro del nostro essere è chiamato EMBODIMENT, cioè essere corpo.”
Come risvegliare dentro di noi questa consapevolezza e come attraversare i nostri stati più profondi? Attraverso diverse metodologie riconducibili all’EMBODIMENT e più in generale al campo della somatica è possibile accompagnare il nostro sistema ad una consapevolezza più ampia. Che si tratti di un tema a me caro, di un blocco o di un processo artistico. Attraverso il sentire sensibile somatico, l’ascolto e la percezione ci è data la possibilità di evolvere dentro la nostra umanità.
Sentire che come umani siamo ecosistemi e che facciamo parte di un grande ecosistema, come un albero, un fungo, una formica…apre all’altro da me. Ad accogliere il diverso da me e ad ascoltare ciò che deve manifestare nella sua comunicazione. Non si tratta più solo di conscio o inconscio ma di lasciarsi entrare nella fitta di rete di informazioni e di non sapere, che stanno con, dentro e fuori del me ascoltante. Il sentire è una possibile forma del conoscere. Se sento, è vero, laddove il sentire è frutto di una profonda relazione con sè e l’altro da sè. Siamo parte di questa creazione, come mammiferi, portatrici di memorie e di vite: come me, anche tutti gli altri esseri. Siamo esseri ibridi.
L’allenamento al sentire, l’educare all’ascolto sensibile del vivente invita ed entrare dentro, ad aprire la percezione piuttosto che capire il perché.
A lasciare che la vita si faccia, come (forse) direbbe Maria Zambrano. Questo approccio all’ascolto (sensibile ed esperienziale) del corpo, sostiene la creazione, canalizza e fa evolvere attraverso l’incarnazione, la parola e la nascita di significati condivisi. Significa aprirsi all’inaspettato e lasciare che ciò che vuole rivelarsi, possa manifestarsi. Tessere insieme, essendo al tempo stesso tessuti e tessitori. Lasciare che la forma si riveli, nell’attesa.
L’ecosomatica (=esplorazione attraverso il vivente), predispone i corpi all’apertura di sè-ecosistema come facente parte dell’ecosistema più grande. Entrare in contatto con gli elementi la terra, gli alberi, l’acqua, l’aria, le stelle e il cosmo rinforza le nostre capacità umane di sentire e di esplorare. Di affidarsi all’intuizione, di incarnare e di renderle parola. Il sentire, infatti a livello dello sviluppo embrionale è la prima cosa che accade. Nel grembo è la sensazione che muove, come primaria percezione. La funzione è prima della struttura: ovvero il cuore (struttura) arriva successivamente al sangue e al pulsare. Così aprendoci all’ascolto è possibile lasciare che la forma si manifesti, nell’incarnazione dei corpi. Con le pratiche di eco somatica il cervello si riposa per lasciare spazio a tutto il resto del sensibile, per lasciare che il corpo faccia. E’ possibile accedere a un altro tipo di presenza che lascia lo spazio e il tempo alla creazione.
“Rendersi veramente conto che ogni componente anatomica è presente nel nostro corpo e che, essendo viva può essere accessibile per via esperienziale rappresenta, per chi riesce a coglierne tutte le diverse implicazioni, una profonda rivoluzione nel modo di pensare a se stessi”. Se si considera, infatti, che focalizzando in modo diverso l’attenzione all’interno del corpo cambiano anche lo stato coscienza, ilmodo di pensare, il livello di percezione, la qualità del movimento, della voce e del respiro, si possono intravedere alcune delle molteplici possibilità che si prospettano con questa esplorazione.”[4]
L’apprendimento attraverso l’esperienza e i saperi somatici fa riferimento ai saperi che sono parte del campo del vivente. L’etimologia di sapere è “avere sapore”, di una esperienza quindi sensibile prima che astrattiva e cognitiva.
Il nostro corpo è, ad un livello filogenetico e ontogenetico, è una essere IBRIDO, è portatore di memorie fin dall’origine, un sedimentarsi di strati evolutivi e caratteristiche degli elementi.
La nostra base è la cellula.
Le cellule sono l’unità fondamentale della vita. Sono singole entità viventi, delimitate da membrane composte da lipidi[1]. Gli esseri si classificano in base alle cellule di cui sono composti, ma a livello filogenetico è possibile considerare un’origine comune:
E’ possibile ritrovare la traccia di ciò anche all’interno dei nostri liquidi, in cui è possibile intravedere una somiglianza nella composizione chimica con l’acqua di mare:
E ancora più incredibile è la stretta correlazione tra sangue e clorofilla:
In cui la differenza sostanziale sta “solamente” nella molecola centrale, Magnesio per la clorofilla, Ferro per l’emoglobina.
All’interno infatti del mondo “Eucariota” la cellula di base che compone poi tutti gli altri esseri, è la stessa.
Qui sotto un esempio di eucarioti cellula vegetale, animale e funghi.
Questa comunanza, porta ad avere dentro alle nostre cellule, la memoria di ciò che è stato vissuto per arrivare alla forma attuale. Per l’uomo è la cellula eucariota, che si differenzia nei vari tessuti e nelle varie funzioni.
I nuovi sviluppi della PNEI (Psico-Neuro-Immuno-Endocrinologia) hanno evidenziato che i neuro peptidi (e i loro recettori) , considerate “molecole psichiche”[2], e i loro recettori sono stati rinvenuti in ogni parte del corpo e non solo nel sistema nervoso: questo significa che l’interno organismo “pensa” che ogni parte cellula o parte del corpo “sente” ed elabora le informazioni psicofisiche e le trasmette ad ogni altro distretto del corpo attraverso una fittissima rete di comunicazioni[3]. Anche a livello embriologico lo possiamo cogliere: ad esempio dall’ectoderma (uno dei tre foglietti embrionali) si sviluppa il sistema nervoso e l’epidermide con i suoi derivati.
Detto questo, come umani, siamo comunemente denominati esseri eucarioti ma dentro di noi convivono una quantità enorme di altri esseri. Siamo sia ospiti che ospitati. Siamo un ecosistema. Siamo olobionti. Olobionte è un concetto che descrive un organismo caratterizzato dalla convivenza simbiotica di agenti biologici che non condividono lo stesso DNA. L’essere umano è un olobionte ed è a tutti gli effetti un ecosistema. Nel corpo umano gli altri esseri sono pari o superiori alle cellule! E conviviamo in un ambiente che si alimenta attraverso il respiro e la nutrizione. Nutrendosi di ciò che è altro da sé. Non siamo solamente portatori di memoria, siamo ospiti di altri esseri. Dentro di noi vivono cellule eucariote, batteri, archea, funghi e virus. Siamo il loro ambiente.
La pratica per entrare in connessione e lasciare che ciò che debba manifestarsi si riveli, fa riferimento a una pratica epistemica chiamata epoché (=trattenere, sospendere, arresto degli astri). Fare epochè significa sospendere la validità delle conoscenze già definite e mettere in parentesi ogni assunzione delle scienze obiettive, ogni presa di posizione critica intorno alla verità, ogni idea di conoscenza obiettiva[5]. La filosofa M. Zambrano da sua questa pratica epistemica e va oltre questo: per attualizzare questa pratica è necessario che l’anima stessa stia in ascolto spoglia di ogni orpello e un cuore capace di sentire positivo che solo predispone per addentrarsi intensamente alla vita[6]. Per lasciare che si riveli ciò che deve manifestarsi attraverso di noi, l’epoché viene esercitata nella forma del saper attendere, nel silenzio, nella collettività, con l’embodiment, con l’intuizione, attraverso l’ascolto. Incarnando la visione che vuole manifestarsi mettendosi a disposizione predisponendosi in una povertà di giudizio e con la meraviglia.
Ciò che soggiace, è la pratica quotidiana della ragione materna. E’ una ragione feconda, generativa, dell’attesa, del lasciare che la vita si faccia, del sentire connesso alla vita, in relazione amorosa verso le cose e che sceglie la poesia per dare voce ai pensieri. La ragione materna è generativa, in ascolto e in accoglienza del vivente. Ed è così che rivela. E spesso comunica in forma poetica laddove la metafora diventa luogo di risignificazione creativa che lascia spazio al sensibile e vive del presente, ispirandosi.
Nel nostro presente, sempre in Zambrano trovo di grande utilità, dentro alla ragione materna, soggiace il concetto dell’essere natali oltre che mortali, abbiamo la possibilità di nascere continuamente. Ognuno di noi è portatore del sacro, è resiliente e promesso a nuove nascite.
Attraverso l’esperienza dell’EMBODIMENT a indirizzo eco-somatico è possibile sperimentare tutto questo. Essere le nostre cellule è una grande opportunità! Attraverso l’embodiment è possibile ampliare la nostra consapevolezza dell’interno di noi, anche andando all’unità più piccola, attraverso la percezione, il tocco, la sensazione.
[1] P. Nurse, Che cosa è la vita?, Mondadori, 2020
[2] Nota: i neuro peptidi trasmettono informazioni ormonali e metaboliche, emozioni e segnali psicofisici veicolando ogni stato emotivo (amore, paura, piacere, dolore,ansia e ira) e le sue complesse sfumature chiamate sentimenti.
[3] S. Manera, Cervello intestino. Un legame indissolubile, MacroEdizioni, 2021
[4] J. Tolja, R. Puig, Essere Corpo, Tea Edizioni, 2016
[5] L. Mortari, Un metodo A-metodico – La pratica della ricerca in Maria Zambrano, Liguori Edizioni, 2006, pag. 37
Magica giornata per bambini/e ragazzi/e a partire dai 4 anni
Una meravigliosa giornata a la Florida di Miglieglia aperta e accogliente per vivere insieme la magia del Natale. Le scuole in Ticino saranno chiuse e desideriamo proporre una giornata magica!
L’accoglienza inizierà alle 08.30 per poi immergerci in attività di movimento, teatro, espressività ed arte, tutte a tema Natale con la magia che porta con sè.
Le proposte precise saranno declinate in base al numero, alle età e agli iscritti.
Ogni partecipante dovrà portare con sè il proprio pranzo al sacco: faremo un pic-nic intorno al camino.
Alle ore 15.30 concluderemo la giornata con una meravigliosa merenda aperta anche ai genitori che lo desiderano.
Scrivici o chiama Margherita 0767028682 per avere maggiori info.
Siamo quattro professioniste Daniela, Eleonora, Laura e Margherita e proporremo attività di movimento, teatro, espressività e arte.
Queste siamo noi 🙂
ti aspettiamo!!!!!
CHIAMAMI o scrivimi, sarò felice di organizzare con te!
Le carte sono una porta d’ingresso affinchè le forme, i colori e il corpo possano aprire l’intuizione verso la direzione che l’anno nuovo porterà con sè.
Le carte INTUITI ci permettono di entrare in relazione con il nostro sentire e di connetterci con la nostra capacità intuitiva.
L’incontro si svolge in un piccolo gruppo per mantenere l’intimità e lasciare che ogni singola persona possa fare il proprio processo.
È possibile riservare una data per te singolarmente o se hai desiderio di condividere con un’amica, un partner.
È anche un’ottima idea regalo!!!!
Faremo:
un momento di ascolto corporeo
formulazione della domanda
estrazione della carta
un momento di contemplazione e connessione con la nostra intuizione
ascolto somatico delle forme e dei colori
lasceremo arrivare le parole e le tracce colorate
condivideremo ciò che abbiamo incontrato con gli altri
lettura del significato della carta
Costo: 50.- incluso il materiale, se vieni con qualcuno il costo è di 90.-
Dove: a Biasca presso il Negozio BIOBIASCA, riserva il tuo posto 0918623686
INTENTO 2025 nasce dalla meravigliosa collaborazione con Nelly di BIOBIASCA
Date: 28.11 – 3.12 – 12.12 – 17.12
sono previsti 1 incontro a settimana per tutte le settimane di avvento, scegli la data che ti è più comoda.
Se non riesci in queste date, scrivici, troveremo un’alternativa che possa andare bene!
DANZE D’INVERNO è la prima proposta di #PERIFERICO
#periferico unisce spazi, idee e attività che sempre distanti creano nuove connessioni e bellezze.
Tende al centro ed ha un luogo: un margine tangente, dove si danza.
#periferico nasce dalla collaborazione tra l’associazione Veicolo Danza a Ligornetto e la casa.laboratorio la Floridaa Miglieglia. Due realtà ticinesi, che sempre distanti, innestano attività, eventi e pratiche fuori dal centro.
La collaborazione di #periferico è nutrito dal desiderio di Alessia Della Casa di Veicolo Danza e Margherita Tassi di la Florida: collegare e connettere danze, umani, luoghi.
4 eventi, uno per ogni stagione, tra il 2024 e il 2025.
Ogni evento avrà attività sia nella sede di Veicolo Danza a Ligornetto che a la Florida a Miglieglia. Tra un momento e l’altro sarà organizzato una transumanza con carpooling, per spostarci insieme ed accorciare un po’ le distanze. In ogni evento ci sarà un momento conviviale e la possibilità di pernottare (per eventi sui due giorni) sarà richiesta una piccola collaborazione per il cibo o altro in modo da tenere i costi bassi e condividere anche qualche cosa di noi.
#periferico inaugura la stagione con DANZE D’INVERNO!!!
Ecco il primo della stagione! ti spieghiamo tutto per filo e per segno. QUI INFO.
E se vuoi saperne di più scrivici, chiamaci, mandaci un segnale!
DANZE D’INVERNO 7 e 8 dicembre 2024
Tre momenti di danza, aperti a ogni livello di esperienza.
Puoi partecipare a uno o a tutti.
Se li danzi tutti, ti diverti di più.
APERO – JAM
Sabato 7.12.2024 Dalle 15.00 alle 17.30 ccon Alessia Della Casa di Veicolo danza Ligornetto, Via Ponte Laveggio 3b, Ticino, CH-6853 COSTI: 10 franchi + cibo salato da condividere (#sbizzarrisciti con gusto). Gratuito per i soci di @veicolodanza INFO: veicolodanza@gmail.com; +41 76 5827345
Una jam di contact-improvisation con un momento di facilitazione iniziale guidato da Alessia. Attraverso il contatto, la presenza, il respiro viene generata una sintonia del gruppo che ascoltandosi potrà fluire nell’incontro, tra corpo e condivisione.
transumanza carpooling: ci sposteremo insieme per il secondo momento della giornata
TO BE SIAMO FATTƏ COSÌ, è un ciclo di studio e pratica per amanti del corpo: professionisti, esploratori, performer, curiosi.
TRE seminari (frequentabili anche singolarmente) per navigare ed esplorare nella materia del corpo umano.
Con gioco, cura, gioia, studio, condivisione, pratica.
Ogni week end ci sarà un tematica differente che sarà approfondita attraverso le materie: tocco, parole, ascolto, anatomia esperienziale, elementi di anatomia esperienziale, elementi di danza sensibile, tracce.
Costo: per le prime 4 iscrizioni –> seminario+alloggio presso la Florida a 200.- . Per le successive iscrizioni il costo è di 200 (solo seminario).- e l’alloggio sarà in una delle case convenzionate vicino alla Florida. (Se ci sono difficoltà economiche, scrivimi, troviamo un accordo :)).
Il 24 ottobre ore 19.00 ci sarà la presentazione on-line.
La Florida, via Angelo Tamburini 3, Miglieglia, parcheggio funicolare Monte Lema
Accompagnato da musica, il FLOWA training è una pratica di movimento continuo che accende la consapevolezza e allena ad usare le forze cinetiche, il peso del corpo, le controforze o il lasciare andare, come forze motrici, per acquisire maggior disponibilità e piacere nel movimento. L’istruttrice propone delle immagini che guidano il flusso, stimolando la creatività, sfidando abitudini posturali e di movimento, superando schemi mentali, paure e preconcetti.
Il FLOWA training è ideale per sviluppare elasticità, stabilità, tono muscolare, esplosività e delicatezza, aiutando a eliminare abitudini di movimento stagnanti o dannose, in un’esperienza profonda e al tempo stesso divertente, multisensoriale e fisicamente aumentata.
ManuelaBernasconi
Manuela Bachmann Bernasconi, danzatrice, coreografa e pedagoga, il FLOWA training si sviluppa a partire dal Gaga movement language, nel quale si è formata sotto la guida di Ohad Naharin a Tel Aviv tra il 2010 e il 2019. Il FLOWA training integra concetti del Tai Chi e del Chi Gong, della tecnica Alexander e tecniche derivate dalla danza contemporanea come la release technique.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla sua pagina Instagram oppure sito web.
Per ricevere queste informazioni contattare Manuela al numero 079 747 76 63.
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Con gioia e trepidazione sono felice di annunciarvi questi sabati di incontri.
Per muoverci insieme, per fare danza, per fare umanità.
Il contributo è pensato di 5.- o 10.- (più offerta per chi vuole e può) per fare in modo che tutti possano partecipare e coprire i costi della struttura ed eventuali altri costi: cibo, merenda, copertura eventuale costo per chi viaggia da lontano e guida la sessione di lavoro.
Sarà un momento per condividere le pratiche e sperimentare insieme.
CHIAMAMI o scrivimi, sarò felice di organizzare con te!