SHOW

Sul pianetaSOMA c’è sempre un tempo dedicato alla creazione artistica.

A volte è visibile, altre invisibile.

Foto di Rafael Mielczarek per Nytke Festival

In questo momento sto lavorando a UAH oasi itineranti, un nuovo progetto in spazi formali e informali che nasce dal desiderio di entrare sempre più in contatto con l’ambiente antropico e naturale in un continuum tra dentro e fuori, in un dialogo immaginifico e incarnato. Come umani siamo parte di questo ecosistema e possiamo comunicare, sempre e ancora di più, possiamo fare poesia.

Foto di Giuseppe Asaro

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HYBRID le sirene parlano a me

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HYBRID

HYBRID Le sirene parlano a me

25 AGOSTO 2023 ore 19.00 presso TERZO SPAZIO verde condiviso

Trailer:  https://youtu.be/d0KtLUU2gts

Perfomance di danza contemporanea

Foto locandina: Sara Guerrini Grafica: Maria Francesca Tassi

Performer: Margherita Tassi Regia e Coach: Giuseppe Asaro Drammaturgia: Margherita Tassi e Giuseppe Asaro Testi e voce: Margherita Tassi Gonna Bianca: Erika Ferrazzini e Ottavia Castellotti Disegno Luci: Matteo Fantuzzi Trucco: Victorijia Iljina Supporto: Aida Laterza, Sara Guerrini Coach Transpersonale: Elisenda Kirchmayr

E’ una creazione di MIRARI di Margherita Tassi, con il sostegno di TEATRO DEL GATTO    

Dedicato alla mia maestra Cinzia Delorenzi e ai miei compagni della formazione Rhizoma, le pratiche dell’ascolto.

Foto di Sara Guerrini

HYBRID le sirene parlano a me è un atto perfomativo che utilizza materiale dall’esperienza di vita personale. E’ una crezione necessaria per la mia anima che porta in scena materiale perfomativo autentico ricercato in tanti anni di vita e di studio. Da un evento tragico d’amore alla sua sanazione attraverso il corpo, le pratiche somatiche e la danza.

Foto di Rafael Mielczarek

E’ un atto intimo che ha l’urgenza di essere condiviso con un pubblico.

HYBRID, in questi anni, ha significato principalmente ascolto.

Foto di Sara Guerrini

E’ una guarigione. Una metamorfosi costante che viaggia tra gli elementi naturali, l’animale, il vegetale, l’umano.

Foto di Rafael Mielczarek

Continui passaggi e rinascite costanti. A volte interrotti da interferenze del mondo reale.

Foto di Sara Guerrini

Ho sentito voci. Ho seguito illuminazioni sensibili. E ho incontro l’acqua. Un innamoramento, una scoperta sconcertante: la mia origine è lì. Gli appartengo e mi appartiene.

Foto di Elisenda Kirchmayr

La composizione del mare è simile quella dell’umano. Siamo fatti della stessa sostanza. Per davvero. E così molti altri esseri. E in ogni corpo ci sono tutte le memorie.

Foto di Rafael Mielczarek

Si sentono voci. Le ho ascoltate. Ho capito: sono le sirene.

Che di anno in anno sono giunte a domandare dove andare, cosa conoscere, se immergersi o no, fino alla loro apparizione e alle rivelazioni.

Foto di Sara Guerrini

“Figure dalla potente forza di attrazione, le sirene incarnano per Blanchot un canto che, per sua stessa natura, attira verso un luogo chiunque le ascolti. Con la promessa, mai menzognera, di una, impossibile, pienezza a venire. Ciò che conta è lo spazio del desiderio, d’attesa, ma anche d’avventura, scoperta e metamorfosi , che è la promessa stessa ad aprire. […] Porta lontano da dove si è. Le sirene come paradossali potenze dello straniamento da sè e dal mondo. Non sono da considerare figure ingannatrici. Piuttosto voci dal profondo.” da A.Grieco “Atlante delle sirene

Foto di Sara Guerrini

Mentre si cresce e si incontrano le loro voci, inabissandosi nelle esperienze a cui chiamano, scopro che come umana, sono abitata da altro, di essere altro.

Foto di Rafael Mielczarek

“Con loro entra in gioco l’esperienza sensibile e sensuale di una realtà dell’immaginario, insieme al desiderio stesso, alla tentazione di questa realtà irreale.”

da A.Grieco “Atlante delle sirene

La sirena dissolve i confini, ne fluidi, ne aerei, ne solidi. E’ l’essere ibrido per eccellenza.

Foto di Rafael Mielczarek

Tutto e tutti siamo esseri ibridi, siamo fatti della stessa sostanza. Ontogeneticamente, filogeneticamente, biologicamente. Ci definiamo per generi e forme ma in ognuno di noi ci sono anche tutti gli altri e tutto il resto.

Foto di Sara Guerrini

“Quel che accade in alto, accade più tardi in basso. La Terra, con un po’ di ritardo, ripete il cielo…come la forma di un protozoo ripete quella di una Galassia”

Dr. Helan Jaworsky da “L’uomo delfino” di J. Mayol

Chiunque tu sia e chiunque io sia, ci apparteniamo, siamo ibridi, siamo fatti della stessa sostanza. E possiamo (lasciarci) amare. Incondizionatamente.

Foto di Sara Guerrini

HYBRID è nato e cresciuto grazie al sostegno di molte persone amiche e della mia iperfamiglia: Andrea Crotti, Carla Agostoni, Lilia Carrara, Stefano Rota Graziosi & Michela Della Morte, Michela Tassi e Massimo DeSipio, Silvia Ferrari, Giuseppina Cambareri, Alessandra Travaglini, Maura Mattoni…Antoine.

Foto di Rafael Mielczarek

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Foto di Sara Guerrini

La mia ricerca per HYBRID

HYBRID ha una storia lunga ed è intrisa di vita personale e di passaggi esistenziali. E’ una creazione necessaria per la mia anima. Da un evento d’amore tragico, alla possibilità di guarigione e un forte desiderio di trasmettere il vissuto.

Foto di Sara Guerrini

Le ultime esperienze di studio e di ricerca mi hanno portato al desiderio e alla volontà di tornare in scena dopo gli anni giovanili e gli anni dedicati alla pedagogia.

Nella mia ricerca ho scoperto una delle mie verità: solo attraversando il corpo è possibile conoscere, guarire e fare poesia.

E così, lentamente, è nato HYBRID, un atto performativo che utilizza materiali dell’esperienza di vita personale. E’ uno spettacolo costruito nel tempo senza l’ansia produttiva.

Foto di Rafael Mielczarek

Colloco l’inizio al momento della prima illuminazione (o la voce di una sirena) ricevuta in Africa nel 2013 e che porta fino ad oggi. Al desiderio di raccontare e di fare poesia. HYBRID in questi anni, infatti ha significato principalmente ascolto: portare alla luce materiali di ricerca autentici che appartengano intimamente a ciò che la creazione vuole rendere manifesto.

Finora ha attraversato queste tappe.

PRIMA TAPPA

HYBRID, vuole dire che chiunque tu sia e chiunque io sia possiamo amarci.

E’ così che ho incontrato un pinguino di peluche che ho amato, come per una nonna africana che ho conosciuto  è stato possibile amare un albero, perché così non se ne sarebbe mai andato. E con lui ho iniziato a danzare. Un duetto. Oggi una parte di questo di lavoro primordiale è stato elaborato per la creazione edulcorata in scena. Il pinguino è un essere ibrido, è un uccello ma nuota.

Foto di Rafael Mielczarek

SECONDA TAPPA

HYBRID, nasce per raccontare di come un cuore infranto, frantumato, un cuore in mille pezzi si possa sanare con l’oro, un cuore raku. Come la tecnica kintsugi di riparazione con la polvere d’oro  delle ceramiche giapponese. I pezzi rotti possono prendere nuova vita. Le cicatrici diventano preziose, i fallimenti si accettano, ci fanno cambiare di noi stessi. Le nostre vite e le nostre esperienze possono essere riconosciuti senza vergogna. Questo passaggio fondamentale per la prosecuzione del progetto è arrivato durante un ritiro estivo nel 2019 in un villaggio in Svizzera. E’ stato qui che ho presentato la prima parte di lavoro a Giuseppe Asaro, incontrato poco prima. Dopo quel giorno di lavoro, pieno di frustrazione, venne fuori tutto il mio dolore per gli amori passati e il mio cuore rotto.  E’ stata una svolta importate che ha permesso un’apertura alla ricerca. Quello stesso giorno, per reggere a questo dolore, insieme alla mia coach  (Elisenda Kirchmayr) sono riuscita a trovare la via d’uscita: la sanazione con l’oro.

Nytke Festival/ Foto di Rafael Mielczarek

TERZA TAPPA

HYBRID, arriva dall’esperienza somatica al mare (Rhizoma, Cinzia Delorenzi) dove ho scoperto uno dei messaggi più importanti per me e per questo spettacolo: lasciarmi amare. Se non do agli altri il permesso di amarmi non potrò essere amata.

Nytke Festival/foto di Rafael Mielczarek

Il mare: sapere che siamo fatti della stessa sostanza. Mi ha commosso.  E sapere che c’è un io e un tu che sono fatti della stessa sostanza, mi commuove. Un io qualunque e un tu qualunque, siamo fatti della stessa sostanza. Ci apparteniamo.

E così ho montato nuovi materiali di ricerca di movimento e di testo.

QUARTA TAPPA

HYBRID, ha avuto uno step importante a dicembre, a Malta, alla ricerca di nuovi elementi, insieme ad Andrea Grancini, Elisenda Kirchmayr e Laura Kuukkanen. Attraverso le pratiche somatiche e l’utilizzo della maschera neutra di Lecoq (il viaggio dell’eroe) è arrivata una nuova visione. La sirena, i cui significati antichi rispecchiano molte delle visioni iniziali che ho avuto in principio anni fa. Le sirene (prima di OMERO)si dice che si possano vedere solo si rado, non per modestia, ma per paura, perché “si dice che conoscano alla perfezione il cuore delle persone e che si lasciano vedere solo quando sanno con certezza che si trovano di fronte ad una persona con un cuore sincero”.

Foto di Sara Guerrini

E proprio grazie a questa immagine è arrivato alla luce il cuore dello spettacolo, una profonda verità: siamo esseri ibridi. Ontogeneticamente, filogeneticamente, biologicamente. Ci definiamo per generi e forme ma in ognuno di noi ci sono anche tutti gli altri e tutto il resto. Chiunque tu sia e chiunque io sia, ci apparteniamo, siamo fatti della stessa sostanza. E possiamo (lasciarci) amare.

QUINTA TAPPA

Nel 2019 è iniziata la collaborazione con Giuseppe Asaro, regista e coach, per la formalizzazione dei materiali di rcerca. Altri ne sono nati e molti sono stati approfonditi.

Foto di Sara Guerrini

SESTA TAPPA

Il periodo COVID mi ha profondamente messo in crisi, forse avrei voluto smettere tutto il progetto. Poi sono arrivata alla consapevolezza che consapevolezza di aver completato il materiale di ricerca, di voler arrivare alla sua messa in forma e al suo parto.

Foto di Sara Guerrini

SETTIMA TAPPA

E così si è finalmente attualizzata la collaborazione con Giuseppe Asaro con cui concluderò il lavoro che sarà presentato tra fine agosto e settembre 2020 nella formula della prova aperta.

Foto di Sara Guerrini

IL FUTURO

Attualmente si sono ipotizzati altri due capitoli di HYBRID. Sono previsti un lavoro di ricerca fotografica e un lavoro di ricerca video. Nei prossimi mesi saranno attualizzate le collaborazioni e i nuovi progetti artistici.

Foto di Sara Guerrini

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